Protocollo di aggiornamento: per la prevenzione della diffusione del covid- 19 nei cantieri

Redazione • mag 16, 2022
Il 10 maggio 2022 sono state adottate le nuove Linee Guida per la prevenzione della diffusione del Covid-19 nei cantieri condiviso dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Tale documento resterà in vigore fino al 31 dicembre 2022.

Ricordiamo che: è ancora in vigore l'art. 42 del D.L. n18/2020 che considera, l’infezione COVID-19, all’infortunio sul lavoro e l’art. 29 bis della legge n.40/2020, che avvia un’apertura agli obblighi dell’art. 2087 C.C per i datori di lavoro che rispettano il Protocollo.

In vista di questa situazione consigliamo di aggiornare i seguenti protocollo, già attivati in precedenza in vista della prevenzione contro l’infezione da COVID-19.

Si raccomanda anche, in caso fosse necessario, l’attivazione del lavoro in modalità agile.


Cosa c’è nel nuovo aggiornamento?


Obblighi all’interno del cantiere:

  • rispetto di tutte le disposizioni imposte dalle Autorità e del datore di lavoro per l’accesso ai cantieri. In particolare l’utilizzo del dispositivo di protezione individuale (mascherina) e il rispetto del comportamento igienico-sanitario corretto;
  • avvisare il datore di lavoro nell’eventualità di un qualsiasi sintomo influenzale


Dispositivi di protezione individuale:

  • indossare la mascherina ove e solo quando vi è l’obbligo;


Accesso al personale esterno al cantiere:

  • per il personale esterno vi è l’obbligo dell’utilizzo del dispositivo di protezione individuale sia per il carico che per lo scarico e per un lasso di tempo superiore di 15 minuti.


Pulizia e igiene:

  • deve esserci un controllo giornaliero della pulizia e ordine all'interno del cantiere, con l'igienizzazione dello spogliatoio e delle aree comuni limitando l’accesso al personale esterno. Consigliamo anche l’utilizzo di dispositivi di igienizzazione per mantenere pulizia e l’eliminazione di eventuali batteri;


Gestione degli spazi comuni:

  • mantenere le aree comuni organizzate da prevenire un eventuale assembramento;


Cosa fare nell’eventualità di una persona con sintomi all'interno del cantiere?

Il testo afferma che: “Nel caso in cui una persona presente in cantiere sviluppi febbre con temperatura superiore ai 37,5° e sintomi di infezione respiratoria (come la tosse), lo deve dichiarare immediatamente al proprio datore di lavoro o al coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione che dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria.”



Il datore di lavoro collabora con il medico competente e il direttore del cantiere, ove nominato dai sensi del D.L. 9 aprile 2008, n 81, dove nel rispetto della privacy, collabora per far si che non si verifichino ulteriori infezioni e segnale situazioni di fragilità.


Ricordiamo che per la valutazione dei rischi e per gli adempimenti normativi in materia di sicurezza sul lavoro la nostra Azienda fornisce ai Clienti tutta l'assistenza necessaria ed il massimo supporto con professionalità ed efficienza.

Per informazioni in merito potete contattarci all'indirizzo mail sicurezza@centrosicurezzaconsulenze.net o chiamare il numero 0578 738346 int.6





 


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La conoscenza preventiva della presenza e le caratteristiche dello spazio confinato è fondamentale per i soggetti addetti all’emergenza per soccorrere efficacemente e in tempo il lavoratore infortunato. Ora è necessario fornire ai soggetti pubblici, cui compete il soccorso tecnico e sanitario, le informazioni relative alla presenza e alle caratteristiche dell’ambiente confinato con un adeguato anticipo rispetto allo svolgimento delle lavorazioni, in modo tale che gli operatori possano predisporre le misure di intervento in caso di evento accidentale. La Regione Toscana, insieme alla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco hanno ritenuto opportuno prevedere l’utilizzo del Sistema Informativo Regionale della Prevenzione Collettiva (SISPC) per la trasmissione delle comunicazioni da parte dei soggetti individuati nel protocollo d’intesa. Cosa sono gli spazi confinati? Gli spazi confinati (chiamati anche “ambienti confinati”) sono spazi di lavoro all’interno di uno spazio circoscritto caratterizzato da accessi e uscite difficoltosi o limitati dove l’evacuazione e la comunicazione con l’esterno è limitata. Ed è per questo che è importante prevenire e controllare questi luoghi di lavoro come: cisterne, botti, serbatoi e locali con impianti idrici stretti. Chi è obbligato a fare la comunicazione? I soggetti incaricati delle comunicazioni per l’individuazione in via preventiva, degli ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento presenti nel territorio regionale e delle attività lavorative in essi svolte sono i datori di lavoro e i committenti che si avvalgono di propri addetti o di altre aziende, esecutive o di lavori autonomi in conformità a quanto previsto nel DPR 177/2011. Cosa devono comunicare? I soggetti in parola devono trasmettere due comunicazioni: Allegato A1 - Comunicazione presenza ambienti confinati Allegato A2 - Comunicazione lavori ambienti confinati In modo da informare i soccorritori circa la tipologia di ambiente confinato, presenza di inquinamenti e lavorazioni eseguite. E’ importante agire in maniera preventiva in queste situazioni. Ed è per questo che il Centro Sicurezza Consulenze è qui per offrirti il maggiore supporto .
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