Corso di formazione su responsabile scaffalature industriali

DE MICCO • 22 luglio 2025

Adeguarsi alla norma UNI EN 15635 è obbligatorio

Se nella tua azienda utilizzi scaffalature Industriali metalliche, è fondamentale sapere che non sono semplici arredi, ma vere e proprie attrezzature di lavoro. Lo stabilisce la normativa sulla sicurezza (D.Lgs. 81/08), che in combinazione con la norma tecnica UNI EN 15635:2009, impone obblighi precisi per l’utilizzo, la manutenzione e l’ispezione periodica delle scaffalature.

๐Ÿ‘‰ Un aspetto chiave della norma è la nomina obbligatoria del PRSES (Responsabile della Sicurezza delle Attrezzature di Stoccaggio), figura incaricata di vigilare sulla corretta gestione delle strutture.

Scaffalature industriali vs classiche: cosa cambia davvero?

Le scaffalature industriali sono progettate per carichi pesanti, usi professionali e rispettano norme di sicurezza specifiche. Sono robuste, modulari e adatte a magazzini e aziende.

Le scaffalature classiche, invece, sono pensate per ambienti domestici o uffici, con una struttura più leggera e capacità di carico limitata.

Obblighi normativi: cosa prevede la legge?

Secondo quanto indicato nei documenti tecnici:

  • Le scaffalature industriali devono essere ancorate al pavimento con calcoli di stabilità specifici
  • Devono avere manuale d’uso, targa di portata, marcatura CE, documentazione del fabbricante
  • Vanno sottoposte a ispezione almeno ogni 6 o 12 mesi, come previsto dalla norma UNI EN 15620 integrata alla 15635
  • È obbligatorio il cartello portata ben visibile, all’inizio e alla fine della scaffalatura

Le scaffalature autocostruite sono vietate, e comportano responsabilità penale per il datore di lavoro

๐Ÿ‘ค Chi è il responsabile?

Il PRSES (Person Responsible for Storage Equipment Safety) è il Responsabile della Sicurezza delle Attrezzature di Stoccaggio, una figura obbligatoria prevista dalla norma UNI EN 15635.

๐Ÿ›  Il PRSES è designato dal datore di lavoro ed è responsabile di:

  • garantire la corretta manutenzione e ispezione delle scaffalature industriali
  • segnalare e gestire eventuali danni o anomalie
  • assicurare che l’utilizzo delle scaffalature avvenga in condizioni di sicurezza

๐Ÿ“š Chi è obbligato a fare il corso?

โœ”๏ธ Il corso PRSES è obbligatorio per tutte le persone che ricoprono questo ruolo, sia interne che esterne all’azienda.

๐Ÿ‘‡ In sintesi:

  • Datore di lavoroโœ… Deve nominare un PRSES
  • PRSES interno/esternoโœ… Corso obbligatorio

Centro Sicurezza Consulenze ti mette in regola

Per aiutarti ad adempiere correttamente a questi obblighi, Centro Sicurezza Consulenze ti offre:

โœ… Corso PRSES certificato (obbligatorio per la nomina del responsabile)

โœ… Consulenza su come evitare errori frequenti, come interspazi non conformi, carico errato, assenza di paracolpi o modifiche non autorizzate

๐Ÿ’ก Ricorda: se le scaffalature non sono conformi, il datore di lavoro è pienamente responsabile. La mancata nomina del PRSES o l’assenza di ispezioni periodiche possono comportare sanzioni severe e rischio per la sicurezza dei lavoratori.


๐Ÿ“ฉ Contattaci subito allo 0578738346 per ricevere informazioni o per iscriverti al prossimo corso PRSES in video conferenza sincrona. 4 ore


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Autore: DE MICCO 3 dicembre 2025
È con grande orgoglio – e con un’emozione difficile da spiegare – che vi annuncio l’uscita di IMPRENDITORI CHE OSANO, il libro di cui sono co-autrice insieme ad altri 76 imprenditori della community OSA. Quest’anno abbiamo unito le nostre storie per raccontare cosa significa davvero fare impresa oggi: saper cambiare, crescere, cadere e ricominciare, senza mai smettere di formarsi e di vedere opportunità dove molti vedono solo rischi. Per me questo progetto è speciale, perché non racconta solo la mia visione professionale… parla di me e di mio marito, del percorso che condividiamo ogni giorno, delle scelte che abbiamo fatto, del coraggio che serve per proteggere ciò che conta davvero nella vita e nel lavoro. Nel mio capitolo, “Proteggi la vita, non solo il bilancio”, racconto proprio questo: che dietro ogni impresa ci sono persone, legami, responsabilità e valori che non si possono misurare solo con un foglio Excel. E la bellezza di questo progetto va oltre il racconto: l’intero ricavato sarà destinato a Onlus Mariana, per sostenere l’istruzione dei bambini nel mondo. Un grazie speciale a Mirco Gasparotto, Denise Cumella e al team Libri d’Impresa per aver dato voce a un viaggio che, ancora una volta, mi ha ricordato la forza della condivisione. ๐Ÿ“˜ Il libro è disponibile da oggi su Amazon e nelle principali librerie online. (https://sl1nk.com/Th6Ve) Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto e a chi vorrà leggere un frammento autentico della nostra storia. Buona lettura! โœจ
Autore: DE MICCO 28 novembre 2025
Novità dal Decreto-Legge 31 ottobre 2025, n. 159: cosa cambia per la sicurezza sul lavoro Il Decreto-Legge 31 ottobre 2025, n. 159 – “Misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile” – è entrato in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Come previsto dalla procedura legislativa, il testo dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni : fino ad allora è in vigore, ma potrà subire modifiche o integrazioni durante l'iter parlamentare. In questo articolo proponiamo una sintesi delle principali novità introdotte dal decreto, con particolare attenzione a: obblighi dei datori di lavoro utilizzo dei DPI misure di prevenzione incentivi per le aziende virtuose criticità rilevate ๐Ÿ”น DPI e gestione della sicurezza: cosa cambia Il Decreto introduce modifiche al D.Lgs. 81/2008 . L’articolo 5 interviene sui temi della prevenzione e formazione, modificando il contenuto dell’art. 77, comma 4, e chiarendo l’obbligo del datore di lavoro di garantire non solo l’efficienza , ma anche l’igiene dei DPI . โžค Indumenti da lavoro come DPI La novità riguarda gli indumenti da lavoro che assumono funzione di DPI: anche per essi valgono le stesse regole di manutenzione , pulizia e conservazione . Modifiche all’art. 115 del Testo Unico L’articolo viene completamente sostituito e ribadisce la priorità delle protezioni collettive rispetto a quelle individuali, definendo più chiaramente le tipologie di sistemi anticaduta. Il nuovo art. 115 stabilisce: priorità ai sistemi di protezione collettiva (parapetti, reti di sicurezza) qualora non applicabili → uso di sistemi di protezione individuale: sistemi di trattenuta sistemi di posizionamento accesso e posizionamento mediante funi sistemi di arresto caduta La norma chiarisce anche la gerarchia di utilizzo e ribadisce l’obbligo di garantire ancoraggi sicuri . Formazione, tutela dei lavoratori e nuove misure operative Il decreto introduce misure per rafforzare la cultura della sicurezza, con maggiore attenzione alla formazione e alla prevenzione interna. Formazione RLS L’obbligo di aggiornamento periodico si estende anche alle imprese con meno di 15 dipendenti , uniformando competenze e responsabilità. Tutela studenti Nei percorsi scuola-lavoro: ampliata la copertura INAIL, includendo gli infortuni nel tragitto casa-attività introdotta una borsa di studio dedicata ai casi di perdita familiare legata a incidenti sul lavoro Near Miss Per le imprese con oltre 15 dipendenti viene promossa la raccolta e gestione dei mancati infortuni , trasformandoli in indicatori di prevenzione. Nuove visite mediche Nei contesti ad alto rischio è possibile richiedere, con adeguata motivazione, visite mediche aggiuntive in caso di sospetto consumo di alcool o stupefacenti. Una parte delle risorse derivanti dalle sanzioni sarà destinata a: potenziamento dei servizi territoriali attività ispettive formazione istituzionale Lista di Conformità INL: verso imprese più trasparenti e responsabili Il Decreto rafforza il ruolo della Lista di Conformità INL , che raccoglie le imprese pienamente conformi alla normativa dopo i controlli ispettivi. L’inserimento è volontario e prevede il rilascio di un attestato ufficiale, utile per dimostrare affidabilità verso clienti, appaltatori e PA. Controlli prioritari L’INL concentrerà le verifiche soprattutto sulle imprese che operano in appalto e subappalto , contesti a maggiore rischio. Vantaggi dell’attestazione maggiore credibilità sul mercato minore probabilità di controlli ripetitivi possibile accesso privilegiato a incentivi e bandi La Lista diventa così uno strumento premiale che valorizza le imprese virtuose e diffonde una cultura della sicurezza più solida e trasparente. Altre misure introdotte Dal 1° gennaio 2026 l’INAIL potrà revisionare aliquote e contributi premiando le imprese con basso tasso di infortuni . Solo le aziende senza sanzioni o condanne negli ultimi tre anni potranno accedere alla Rete del lavoro agricolo di qualità . Introduzione di badge digitale di cantiere e patente a crediti . Potenziamento del personale ispettivo INAIL e del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro . Punti critici segnalati Ambiti di attività “ad alto rischio” non ancora chiariti Serve un decreto attuativo entro 60 giorni; fino ad allora resta incertezza su quali settori dovranno adeguarsi a obblighi più stringenti. Finanziamenti e risorse non ancora definiti Sono previste risorse per formazione e cultura della sicurezza, ma non sono ancora chiari importi, modalità e tempistiche , creando difficoltà operative per chi vuole adeguarsi subito. Edilizia scolastica: mancanza di coerenza Nonostante l’ampliamento delle tutele INAIL per gli studenti, manca un piano concreto sulla sicurezza degli edifici scolastici , creando potenziali contraddizioni. Oneri amministrativi elevati Nuovi strumenti informatici (fascicolo elettronico, badge, patente a crediti) richiedono investimenti significativi, specie per le PMI , in assenza di linee guida dettagliate. Poca attenzione ai profili strutturali delle aziende Il decreto si concentra su controlli e formazione, ma poco su innovazione organizzativa, welfare aziendale, partecipazione dei lavoratori e sostenibilità a lungo termine dei sistemi di prevenzione. …In attesa della conversione in legge… Il quadro normativo è ancora in evoluzione. Solo dopo la conversione sarà disponibile un testo definitivo . Nel frattempo, per le aziende è fondamentale: monitorare gli aggiornamenti adeguarsi agli obblighi già operativi considerare la sicurezza come investimento , non solo adempimento Affidati ai professionisti Per restare aggiornati e gestire correttamente gli obblighi previsti, affidati a professionisti specializzati: il Centro Sicurezza Consulenze è al tuo fianco per prevenzione, formazione e gestione della sicurezza aziendale.
Autore: DE MICCO 14 novembre 2025
Guida interattiva per capire rischi, procedure e sicurezza negli ambienti sospetti di inquinamento o confinati Lavorare in spazi confinati significa operare in luoghi dove l’accesso è limitato, la ventilazione può essere insufficiente e possono esserci rischi gravi come carenza di ossigeno, presenza di gas tossici, incendi o difficoltà di evacuazione. Da queste condizioni deriva una domanda fondamentale: ๐Ÿ‘‰ Sai davvero come agire in caso di emergenza? ๐Ÿ‘‰ Conosci i rischi e le procedure che ti proteggono quando entri in uno spazio confinato? In questo blog interattivo ti guidiamo passo passo. ๐Ÿ” Che cosa sono gli spazi confinati o sospetti di inquinamento? vasche, serbatoi, silos; camere tecniche elettriche o idrauliche; depuratori, collettori fognari; vani interrati con scarsa ventilazione; qualsiasi ambiente dove può crearsi un’atmosfera pericolosa. Questi luoghi possono essere utilizzati in: attività ordinarie, interventi di manutenzione, situazioni straordinarie. Quali rischi puoi trovare all’interno di uno spazio confinato? ๐Ÿ”ธ Atmosfera pericolosa rischio di asfissia (mancanza di ossigeno); gas tossici (Hโ‚‚S, CO, vapori pericolosi); rischio di esplosione (gas infiammabili, polveri). ๐Ÿ”ธ Rischi fisici cadute in profondità, ustioni o congelamento, elettrocuzione, rumore elevato, microclima sfavorevole (umidità, temperature estreme). ๐Ÿ”ธ Rischi organizzativi e cognitivi mancanza di formazione, sottovalutazione del rischio, scarsa pianificazione. ๐Ÿ”ธ Rischi in caso di emergenza difficoltà nell’evacuazione, assenza di comunicazione, problemi nel recupero del lavoratore. Come si deve intervenire in caso di emergenza? la persona esterna NON deve entrare nello spazio confinato , a meno che: non abbia DPI specifici (imbracatura, autorespiratore), non sia assistita da un secondo operatore, non sia formata per il soccorso. Le procedure corrette prevedono: Allertamento immediato dei soccorsi. Uso di funi, verricelli, treppiedi per recupero dall’esterno. Mantenimento della comunicazione continua . Verifica dell’assenza di gas o atmosfera pericolosa. Interruzione di impianti, energia e fonti di innesco. Quali DPI devono essere utilizzati? Casco di protezione Occhiali o visiera Guanti EN 388 contro rischi chimici/biologici Scarpe S3 (o S5 in ambienti allagati) Tuta impermeabile Maschera con filtri Imbracatura con fune collegata a treppiede o argano Autorespiratore Composizione della Squadra per Lavori in Spazi Confinati Per svolgere attività in ambienti sospetti di inquinamento o confinati è obbligatorio operare almeno in due persone , garantendo sempre che un lavoratore operi all’interno e un lavoratore vigili all’esterno . Le figure possono coincidere tra loro, ma l’operatore interno e quello esterno devono essere sempre distinti . La squadra deve comprendere le seguenti figure, anche cumulabili se adeguatamente formate: Preposto: coordina e supervisiona le attività, verifica le condizioni di sicurezza e autorizza l’ingresso. Può anche svolgere il ruolo di addetto esterno/sorvegliante. Addetto alla gestione delle emergenze: presidia le attrezzature di soccorso, attiva i soccorsi e collabora al recupero; può coincidere con il preposto o con l’attendente esterno. Lavoratore entrante: l’operatore che accede fisicamente allo spazio confinato, mantenendo comunicazione costante con l’esterno e utilizzando i DPI previsti. Lavoratore attendente (sorvegliante esterno): presidia l’accesso, monitora continuamente l’operatore interno, gestisce la comunicazione, controlla atmosfera e attrezzature, ed è pronto ad attivare le procedure di emergenza. Si deve essere autorizzati per entrare in un ambiente confinato? SI! Senza autorizzazione → i lavori non possono iniziare . Servizi per Spazi Confinati – Centro Sicurezza Consulenze Centro Sicurezza Consulenze Elabora DVR specifici per ambienti confinati e redige Procedure Operative ed Emergenza conformi alla normativa, fornendo soluzioni tecniche chiare e personalizzate per la massima sicurezza delle attività. ๏ปฟ ๐Ÿ“ž Per informazioni: 0575 738346
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