Analisi del report INAIL sul settore delle costruzioni: un quadro di rischio e sicurezza

Centro Sicurezza Consulenze • gen 22, 2024

Un esame approfondito dei dati recenti su infortuni e malattie professionali nel settore edile

Il recente rapporto di INAIL sul settore delle costruzioni rivela dati importanti e preoccupanti. Secondo il report, nel 2022, gli infortuni sul lavoro in questo settore sono aumentati del 3,4%, in linea con la crescita occupazionale. Questo incremento riflette la natura ad alto rischio del settore, dove le cadute dall'alto rimangono una delle cause principali di infortuni gravi.


Interessante notare che, sebbene ci sia stato un calo del 16% nei decessi rispetto all'anno precedente, il settore edile rimane tra i più pericolosi. Inoltre, un quarto degli infortunati è di origine straniera, evidenziando la diversità della forza lavoro nel settore.


Un altro aspetto significativo è l'alta incidenza di malattie professionali legate al sistema osteo-muscolare, costituendo oltre il 75% delle denunce nel 2022. Questo mette in evidenza l'importanza della prevenzione e della formazione specifica per ridurre tali rischi.


Il report menziona anche la collaborazione con le Ferrovie dello Stato per gestire i "near miss" nei cantieri ferroviari, un'iniziativa che mira a migliorare ulteriormente la sicurezza sul lavoro.


Questi dati sottolineano l'urgente necessità di politiche di sicurezza più efficaci nel settore delle costruzioni. È fondamentale che le aziende implementino misure di sicurezza avanzate e formazione continua per i loro lavoratori per prevenire incidenti e malattie professionali.


Per maggiori dettagli sul report INAIL, visita qui.

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La conoscenza preventiva della presenza e le caratteristiche dello spazio confinato è fondamentale per i soggetti addetti all’emergenza per soccorrere efficacemente e in tempo il lavoratore infortunato. Ora è necessario fornire ai soggetti pubblici, cui compete il soccorso tecnico e sanitario, le informazioni relative alla presenza e alle caratteristiche dell’ambiente confinato con un adeguato anticipo rispetto allo svolgimento delle lavorazioni, in modo tale che gli operatori possano predisporre le misure di intervento in caso di evento accidentale. La Regione Toscana, insieme alla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco hanno ritenuto opportuno prevedere l’utilizzo del Sistema Informativo Regionale della Prevenzione Collettiva (SISPC) per la trasmissione delle comunicazioni da parte dei soggetti individuati nel protocollo d’intesa. Cosa sono gli spazi confinati? Gli spazi confinati (chiamati anche “ambienti confinati”) sono spazi di lavoro all’interno di uno spazio circoscritto caratterizzato da accessi e uscite difficoltosi o limitati dove l’evacuazione e la comunicazione con l’esterno è limitata. Ed è per questo che è importante prevenire e controllare questi luoghi di lavoro come: cisterne, botti, serbatoi e locali con impianti idrici stretti. Chi è obbligato a fare la comunicazione? I soggetti incaricati delle comunicazioni per l’individuazione in via preventiva, degli ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento presenti nel territorio regionale e delle attività lavorative in essi svolte sono i datori di lavoro e i committenti che si avvalgono di propri addetti o di altre aziende, esecutive o di lavori autonomi in conformità a quanto previsto nel DPR 177/2011. Cosa devono comunicare? I soggetti in parola devono trasmettere due comunicazioni: Allegato A1 - Comunicazione presenza ambienti confinati Allegato A2 - Comunicazione lavori ambienti confinati In modo da informare i soccorritori circa la tipologia di ambiente confinato, presenza di inquinamenti e lavorazioni eseguite. E’ importante agire in maniera preventiva in queste situazioni. Ed è per questo che il Centro Sicurezza Consulenze è qui per offrirti il maggiore supporto .
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