SEMPLIFICAZIONE AUTORIZZATIVA PER SPETTACOLI DAL VIVO FINO A 2000 PERSONE

DE MICCO • 20 giugno 2025

Decreto Legge n. 201/2024 – Disciplina semplificata per l'organizzazione di spettacoli dal vivo con un massimo di 2.000 spettatori

Proroga degli obblighi di adeguamento e novità sulle SCIA

Con il Decreto Milleproroghe 2024, sono stati aggiornati i termini per l’adeguamento antincendio delle strutture ricettive, in particolare degli alberghi con oltre 25 posti letto. Il Senato della Repubblica ha confermato la modifica dell'articolo 1, comma 1122, lettera i), della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Legge di Bilancio 2018).

Vediamo nel dettaglio cosa cambia.

Obblighi antincendio: cosa prevedeva la normativa

Originariamente, gli alberghi erano tenuti a completare l’adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi entro il 31 dicembre 2024. Per poter usufruire della proroga concessa nel 2017, era necessario presentare al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, entro il 30 giugno 2023, una SCIA parziale (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), che attestasse il rispetto di almeno sei delle seguenti prescrizioni, stabilite dalle specifiche regole tecniche:

  • Resistenza al fuoco delle strutture
  • Reazione al fuoco dei materiali
  • Compartimentazioni
  • Corridoi
  • Scale
  • Ascensori e montacarichi
  • Impianti idrici antincendio
  • Vie di uscita ad uso esclusivo (esclusi i punti in cui è prevista la reazione al fuoco dei materiali)
  • Vie di uscita ad uso promiscuo (esclusi i punti in cui è prevista la reazione al fuoco dei materiali)
  • Locali adibiti a deposito

Le novità introdotte dal Milleproroghe 2024

Con l'ultima proroga, il Governo ha stabilito che:

  • Il termine ultimo per completare l’adeguamento antincendio degli alberghi è spostato dal 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2026.
  • Il termine per la presentazione della SCIA parziale è prorogato dal 30 giugno 2023 al 31 dicembre 2025.

Attenzione però: la proroga è accompagnata da un inasprimento dei requisiti. La SCIA parziale dovrà ora attestare il rispetto di almeno otto delle prescrizioni sopra elencate, e non più sei.

In sintesi, per mantenere la possibilità di completare l'adeguamento entro il 2026, gli albergatori devono:

  1. Presentare la SCIA parziale entro il 31 dicembre 2025.
  2. Dimostrare la conformità ad almeno otto prescrizioni antincendio.

Riferimenti normativi

  • Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (art. 1, comma 1122, lettera i)
  • Decreto-Legge 30 dicembre 2023, n. 215 (Milleproroghe 2024)
  • Regole tecniche verticali applicabili agli alberghi, in particolare il DM 9 aprile 1994 (Norme di prevenzione incendi per attività ricettive turistico-alberghiere).

Conclusioni

Gli operatori del settore alberghiero devono prestare massima attenzione a queste nuove scadenze e requisiti. Il mancato adeguamento può comportare sanzioni amministrative, responsabilità civili e, nei casi più gravi, la sospensione dell'attività.

Si consiglia pertanto di attivarsi tempestivamente con l’assistenza di tecnici abilitati per verificare lo stato di conformità della propria struttura e predisporre correttamente la documentazione necessaria.

  • Per consulenze personalizzate o per supporto nella gestione della SCIA antincendio, puoi contattarci direttamente: il nostro team è a disposizione per aiutarti a garantire la piena conformità normativa!

Come possiamo aiutarti?

La nostra azienda è specializzata nell'organizzazione delle principali manifestazioni di pubblico spettacolo del territorio, tra cui LRF, il Bravìo, il Cantiere D' arte, il Bruscello, fiere, sagre e molti altri eventi.


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Siamo a vostra completa disposizione.



Autore: DE MICCO 11 agosto 2025
Cos’è il DUVRI Il DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze) è un documento obbligatorio previsto dall’art. 26 del D.Lgs. 81/2008. Viene redatto dal Datore di Lavoro committente quando affida lavori, servizi o forniture a imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda o unità produttiva . L’obiettivo del DUVRI è individuare, valutare e gestire i rischi derivanti dalle interferenze tra le attività svolte dal committente e quelle dell’appaltatore, stabilendo le misure da adottare per eliminarli o ridurli al minimo. Come funziona Il processo di stesura del DUVRI prevede: Analisi delle attività svolte dal committente e dall’appaltatore. Individuazione delle interferenze , cioè situazioni in cui le due attività possono sovrapporsi e generare rischi (es. uso condiviso di spazi, macchinari, impianti). Definizione delle misure di prevenzione e protezione per ridurre/eliminare tali rischi. Cooperazione e coordinamento tra le parti, con riunioni, scambio di informazioni e nomina di referenti. Allegato al contratto di appalto : il DUVRI deve essere parte integrante del contratto, pena la nullità. Cosa deve contenere un DUVRI ben fatto Un DUVRI completo deve includere: Descrizione del luogo di lavoro e delle attività. Analisi dei rischi da interferenza con indicazione delle fonti di pericolo. Procedure di sicurezza da seguire . Responsabili e referenti per sicurezza e coordinamento. Piani di emergenza e vie di evacuazione . Misure specifiche per macchinari, attrezzature e sostanze pericolose . Cronoprogramma delle attività . DUVRI e attività stagionali: il caso della vendemmia Nelle strutture stagionali – come cantine e aziende agricole durante la vendemmia – la presenza di personale esterno (cooperative, lavoratori interinali, aziende di trasporto, ditte di manutenzione) aumenta i rischi da interferenza . Esempi: Utilizzo simultaneo di macchine agricole e mezzi di trasporto. Lavori in spazi ristretti e affollati. Attività di manutenzione in contemporanea alla produzione. Presenza di rischi chimici (prodotti per la pulizia, sanificazione botti, trattamenti). In questi casi il DUVRI: Coordina le procedure di sicurezza tra tutte le parti. Previene incidenti dovuti alla sovrapposizione di attività. Garantisce conformità normativa , evitando sanzioni. Perché è importante Il DUVRI: Tutela la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori presenti. Evita sanzioni (che possono arrivare fino a 6.400 € per mancanza del documento). Migliora la gestione operativa , riducendo interruzioni e imprevisti. Rappresenta una prova documentale di corretta gestione della sicurezza in caso di controlli o incidenti. Come Centro Sicurezza Consulenze può aiutarti Centro Sicurezza Consulenze supporta le aziende nella redazione, aggiornamento e gestione del DUVRI , con un approccio pratico e personalizzato: Sopralluogo tecnico per individuare i rischi reali. Interviste e raccolta informazioni con i responsabili. Redazione del documento conforme alla normativa. Supporto nella formazione di lavoratori e appaltatori. Aggiornamenti rapidi in caso di modifiche alle attività o al personale. Per le aziende stagionali, come quelle impegnate nella vendemmia, offriamo pacchetti rapidi e mirati , in grado di essere operativi anche in tempi stretti, senza trascurare nessun aspetto normativo. πŸ“… Non aspettare l’ispezione! Contattaci per un preventivo gratuito e verifica subito se la tua documentazione è in regola. πŸ“§ info@centrosicurezzaconsulenze.net πŸ“ž 0578738346
Autore: DE MICCO 7 agosto 2025
πŸ”Œ Cos’è la Messa a Terra? La messa a terra è un sistema di sicurezza essenziale negli impianti elettrici, progettato per proteggere persone, attrezzature e strutture da incidenti elettrici dovuti a dispersioni di corrente , guasti o contatti accidentali. In pratica, collega alcune parti dell’impianto (come involucri metallici, masse) a un dispersore interrato . In caso di guasto, la corrente elettrica segue un percorso sicuro verso terra, evitando che attraversi il corpo umano o provochi danni a cose.. ⚠️ Perché è importante? Riduce il rischio di folgorazione per i lavoratori Previene incendi causati da cortocircuiti Salvaguarda le apparecchiature elettroniche È obbligatoria per legge in tutti i luoghi di lavoro πŸ“œ Cosa dice la normativa? La verifica degli impianti di messa a terra è regolata dal D.P.R. 462/01 , che impone a tutti i datori di lavoro l’obbligo di far eseguire verifiche periodiche da organismi abilitati dal Ministero , con periodicità ogni 2 o 5 anni , a seconda del tipo di attività. πŸ“‘ Obblighi del datore di lavoro Il datore di lavoro deve: Far eseguire le verifiche periodiche Conservare la relazione tecnica di verifica Comunicare all’INAIL il superamento della verifica Gestire le scadenze per i rinnovi successivi ο»Ώ πŸ’Έ Quali sono le sanzioni? ⚠️ In caso di ispezioni da parte di ASL o Ispettorato del Lavoro , la mancanza della documentazione può portare a sanzioni immediate e, nei casi più gravi, alla chiusura dell’attività . Violazione Sanzione prevista Nessuna verifica eseguita da € 500 a € 2.000 Documentazione assente o incompleta da € 1.000 a € 3.000 Reiterazione o inosservanza grave Sospensione dell’attività Infortunio da impianto non verificato Responsabilità civile e penale del datore di lavoro βœ… Centro Sicurezza Consulenze è al tuo fianco Affidati a noi per: βœ… Gestione scadenze per i rinnovi periodici βœ… Archiviazione dei documenti per eventuali controlli βœ… Supporto durante i controlli di ASL e Ispettorato πŸ“… Non aspettare l’ispezione! Contattaci per un preventivo gratuito e verifica subito se la tua documentazione è in regola. πŸ“§ info@centrosicurezzaconsulenze.net πŸ“ž 0578738346
Autore: DE MICCO 7 agosto 2025
Sai quanto il rumore può incidere sulla tua salute, sulla produttività del tuo team e sulla sicurezza aziendale? In molti ambienti lavorativi, il rumore è una presenza costante e sottovalutata. Ma è davvero solo un fastidio o può diventare un rischio concreto? Cos'è il rumore? In termini semplici, il rumore è un suono indesiderato, fastidioso o dannoso , che può disturbare la concentrazione, interferire con la comunicazione o addirittura danneggiare l’udito. Tecnicamente, si misura in decibel [dB(A)] , ed è il risultato di vibrazioni che si propagano nell’aria e vengono percepite dal nostro sistema uditivo. Non tutti i suoni sono rumore, ma quando diventano eccessivi, ripetitivi o continui , possono trasformarsi in un rischio professionale . Questo accade ad esempio in ambienti industriali, officine, cantieri, agricoltura, mense, lavanderie, impianti sportivi o strutture con macchinari rumorosi. Il rischio rumore fa riferimento all’esposizione prolungata a livelli acustici elevati durante l’attività lavorativa. Secondo i dati europei, quasi il 30% dei lavoratori è esposto a rumore nocivo sul posto di lavoro, spesso ben oltre i limiti raccomandati, con effetti che vanno dalla semplice difficoltà di comunicazione a danni permanenti all’udito . Quali sono gli effetti sulla salute? Ti sei mai chiesto perché ti senti più stanco, irritabile o distratto dopo una giornata di lavoro in un ambiente rumoroso? Il rumore influisce in molti modi sul nostro organismo: Perdita della capacità uditiva (ipoacusia), anche permanente; Problemi cardiovascolari , come ipertensione e aumento del rischio infarto; Disturbi del sonno e della concentrazione ; Difficoltà di comunicazione , che possono compromettere la sicurezza nei luoghi di lavoro; Impatto psicologico , come stress, ansia e malessere generale. Inoltre, nei contesti scolastici, sanitari e industriali il rumore può influenzare negativamente l’apprendimento, il comportamento e la qualità del servizio erogato. Quali sono i limiti da rispettare? Secondo la normativa vigente (D.Lgs. 81/08), è necessario valutare l’esposizione al rumore quando i livelli superano: 80 dB(A) : soglia per l’adozione di misure preventive (formazione, DPI, sorveglianza sanitaria); 85 dB(A) : soglia per l’obbligo di interventi tecnici e organizzativi di riduzione del rischio. Domande da porti oggi stesso: Hai mai fatto valutare l’esposizione al rumore nella tua azienda? I tuoi dipendenti utilizzano correttamente le protezioni acustiche? Il tuo DVR include un’analisi dettagliata del rischio rumore? Sai che in assenza di valutazione puoi andare incontro a sanzioni anche pesanti? ⚠️ Quali sanzioni rischia il datore di lavoro? Ignorare il rischio rumore non è solo pericoloso per la salute, ma espone il datore di lavoro a sanzioni rilevanti: ❌ Mancata valutazione del rischio rumore: → Arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.740 € a 7.014 € (art. 55, c.1 lett. a del D.Lgs. 81/08) ❌ Mancata fornitura dei dispositivi di protezione individuale (DPI) in caso di esposizione ≥85 dB(A): → Arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.644 € a 6.576 € ❌ Assenza di formazione e informazione ai lavoratori esposti: → Ammenda da 1.096 € a 2.192 € ❌ Mancata sorveglianza sanitaria nei casi previsti: → Arresto fino a 3 mesi o ammenda fino a 4.384 € Centro Sicurezza Consulenze è qui per aiutarti Noi di Centro Sicurezza Consulenze Srl ci occupiamo di tutto ciò che riguarda la valutazione e gestione del rischio rumore : πŸ“ Redigiamo i documenti obbligatori previsti dal D.Lgs. 81/08 πŸ›‘οΈ Ti aiutiamo a scegliere i DPI acustici più adatti πŸ“Š Ti supportiamo nella formazione dei lavoratori ➑️ Il nostro obiettivo? Proteggerti da sanzioni e garantire la salute e il benessere di chi lavora con te. πŸ“ž Contattaci oggi per un preventivo gratuito e personalizzato. 0578738346
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