Centro Sicurezza Consulenze alla XIV Edizione di Luci sul Lavoro: Innovazione e Formazione per i Giovani

7 settembre 2023

Un Talk Innovativo sulla Sicurezza sul Lavoro per i Giovani, Potenziato dalla Realtà Virtuale

Il 16 settembre alle ore 10, nell'aula magna della Fortezza di Montepulciano, si terrà un evento che promette di rivoluzionare il modo in cui pensiamo alla sicurezza sul lavoro. Gianluca De Micco, CEO del Centro Sicurezza Consulenze, e Matteo Della Ciana, Ingegnere tecnico della prevenzione sulla sicurezza sul lavoro e prevenzione incendi, saranno i protagonisti di un talk dal titolo "Sicurezza sul lavoro, alternanza e realtà virtuale: come riuscire a sensibilizzare i giovani utilizzando nuove tecnologie per ridurre infortuni e morti bianche."


Luci sul Lavoro: Un Evento di Rilevanza Nazionale

L'evento fa parte della XIV edizione di Luci sul Lavoro, una manifestazione di grande rilevanza che si svolge annualmente a Montepulciano. Quest'anno, il tema è "Tempi e trasformazioni del lavoro: accompagnare le persone e preparare le imprese". Come sottolineato nel comunicato stampa dell'evento:


"Torna a Montepulciano l’appuntamento annuale con Luci sul Lavoro, l’evento dedicato al mondo del lavoro giunto ormai alla quattordicesima edizione. Ancora una volta, la splendida fortezza medicea del borgo in provincia di Siena ospiterà la manifestazione che ha l’obiettivo di mettere il lavoro al centro di una discussione aperta e multidisciplinare. Ricchissima, come sempre, la partecipazione di ospiti e relatori provenienti dal mondo imprenditoriale, politico, sindacale, accademico."


La Realtà Virtuale al Servizio della Sicurezza

Il talk di De Micco e Della Ciana si concentrerà su come la realtà virtuale possa essere utilizzata per migliorare la formazione sulla sicurezza sul lavoro, in particolare per i giovani. L'obiettivo è utilizzare la tecnologia per creare un'esperienza immersiva che possa sensibilizzare i giovani sui rischi del lavoro, contribuendo così a ridurre il numero di infortuni e morti bianche.


Un Appuntamento da Non Perdere

Con la partecipazione di diverse autorità e istituzioni del mondo del lavoro, questo evento rappresenta un'occasione imperdibile per tutti coloro che sono interessati alle dinamiche della sicurezza sul lavoro e alle innovazioni tecnologiche in questo campo.


Non perdete l'occasione di partecipare a questo evento rivoluzionario.

Vi aspettiamo il 16 settembre a Montepulciano!



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Autore: DE MICCO 24 luglio 2025
La presenza di agenti chimici pericolosi, cancerogeni o mutageni all’interno di un’azienda comporta obblighi stringenti in termini di prevenzione, tutela dei lavoratori e adempimenti documentali. Il Titolo IX del D.Lgs. 81/2008 disciplina nel dettaglio le misure da adottare per proteggere la salute di chi opera in ambienti potenzialmente a rischio. πŸ“ Quando si presenta il rischio chimico? Il rischio chimico si presenta ogni volta che in azienda vengono: Utilizzate, stoccate o smaltite sostanze chimiche pericolose Manipolati solventi, detergenti industriali, vernici, adesivi, pesticidi Generate emissioni o vapori tossici durante lavorazioni (saldatura, galvanizzazione, produzione chimica, ecc.) Effettuate attività di pulizia con agenti aggressivi senza adeguata protezione πŸ‘· Principali mansioni a rischio Alcune delle mansioni più esposte al rischio chimico includono: Operatori chimici e di laboratorio Addetti alla verniciatura e alla saldatura Tecnici di manutenzione industriale Lavoratori del settore cosmetico, farmaceutico e alimentare Personale addetto alla pulizia industriale Operatori sanitari e veterinari Addetti allo smaltimento di rifiuti pericolosi βœ… Cosa deve fare un’azienda? Le imprese che utilizzano o manipolano agenti chimici e cancerogeni devono: πŸ” Valutare i rischi specifici legati all’uso di queste sostanze. πŸ›‘οΈ Adottare misure di prevenzione e protezione , come adeguata ventilazione, DPI e contenimento. πŸ“š Formare e informare in modo chiaro e costante tutti i lavoratori esposti. 🩺 Attivare la sorveglianza sanitaria obbligatoria , con la supervisione di un medico competente. πŸ“„ Aggiornare regolarmente il DVR e il registro degli esposti (per agenti cancerogeni e mutageni). 🀝 Centro Sicurezza Consulenze: il partner ideale per la tua sicurezza Il nostro team è al tuo fianco per: βœ… Valutare i rischi derivanti dagli agenti chimici e cancerogeni. πŸ—‚οΈ Gestire il DVR e la documentazione obbligatoria in modo professionale. πŸ‘©‍βš•οΈ Attivare la sorveglianza sanitaria , con medici competenti qualificati. πŸ‘¨‍🏫 Formare il personale , secondo gli standard normativi aggiornati. ⚠️ Evita sanzioni e tutela i tuoi lavoratori Essere inadempienti rispetto a queste normative può comportare sanzioni amministrative e penali , oltre a compromettere seriamente la salute dei tuoi dipendenti. Agisci ora per essere in regola e migliorare il livello di sicurezza aziendale. πŸ“ž Richiedi subito una consulenza! Contattaci per una verifica della tua situazione aziendale: ti aiuteremo a capire cosa manca per essere in regola e ti guideremo passo dopo passo. πŸ“¬ info@centrosicurezzaconsulenze.net πŸ“ž 0578738346
Autore: DE MICCO 22 luglio 2025
Adeguarsi alla norma UNI EN 15635 è obbligatorio Se nella tua azienda utilizzi scaffalature Industriali metalliche , è fondamentale sapere che non sono semplici arredi, ma vere e proprie attrezzature di lavoro . Lo stabilisce la normativa sulla sicurezza (D.Lgs. 81/08), che in combinazione con la norma tecnica UNI EN 15635:2009 , impone obblighi precisi per l’utilizzo, la manutenzione e l’ispezione periodica delle scaffalature. πŸ‘‰ Un aspetto chiave della norma è la nomina obbligatoria del PRSES (Responsabile della Sicurezza delle Attrezzature di Stoccaggio), figura incaricata di vigilare sulla corretta gestione delle strutture. Scaffalature industriali vs classiche: cosa cambia davvero? Le scaffalature industriali sono progettate per carichi pesanti , usi professionali e rispettano norme di sicurezza specifiche . Sono robuste, modulari e adatte a magazzini e aziende. Le scaffalature classiche , invece, sono pensate per ambienti domestici o uffici , con una struttura più leggera e capacità di carico limitata.
Autore: DE MICCO 18 luglio 2025
Lavorare in spazi confinati è tra le attività più pericolose nel mondo del lavoro. Tunnel, serbatoi, silos, pozzi e condotte sono ambienti che presentano rischi gravi come carenza di ossigeno, presenza di gas tossici, incendi, esplosioni o difficoltà di evacuazione. È quindi fondamentale che le attività in questi ambienti siano svolte da personale formato, dotato di attrezzature idonee e conforme alla normativa vigente. Una svolta importante su questo fronte è arrivata con l’ Accordo Stato-Regioni del 18 aprile 2025 , che ha aggiornato profondamente i requisiti minimi per la formazione, addestramento e aggiornamento degli operatori che lavorano in spazi confinati o sospetti di inquinamento. l’Accordo Stato-Regioni Aprile 2025 In vigore dal 1° luglio 2025 , ha introdotto importanti novità, tra cui: πŸ“š 1. Formazione obbligatoria e modulare Il percorso formativo è articolato in moduli teorico-pratici , con una durata minima complessiva di 16 ore , divisa in: 8 ore di teoria (normativa, rischi specifici, DPI, procedure) 8 ore di pratica (addestramento in ambienti simulati, uso DPI di III categoria, gestione emergenze) πŸ” 2. Aggiornamento quinquennale È previsto un aggiornamento ogni 5 anni della durata minima di 4 ore , obbligatorio anche per chi aveva completato la formazione prima del 2025. πŸ§ͺ 3. Verifica delle competenze Oltre alla frequenza, è richiesta la verifica dell’apprendimento con test scritti e simulazioni pratiche. Senza superamento della prova, il corso non è valido. 🏒 4. Requisiti dei soggetti formatori Solo enti accreditati, con istruttori qualificati e attrezzature certificate, possono erogare la formazione. È vietata l’autogestione o l’improvvisazione. ⚠️ Perché è fondamentale? Negli ultimi anni, numerosi incidenti mortali hanno coinvolto lavoratori in ambienti confinati. Le cause principali? Mancanza di formazione, errori procedurali e sottovalutazione del rischio. Il nuovo accordo mira a standardizzare e innalzare la qualità della formazione in tutta Italia, favorendo un approccio realmente preventivo. 🧰 Cosa deve fare un datore di lavoro oggi? Se nella tua azienda esistono attività che comportano l’accesso a spazi confinati o ambienti sospetti di inquinamento, ecco i passi obbligatori: Valutare i rischi specifici Aggiornare il DVR includendo procedure e misure di emergenza Verificare la formazione del personale secondo l’Accordo 2025 Programmare gli aggiornamenti formativi Garantire la sorveglianza sanitaria e l’addestramento all’uso dei DPI πŸ“ Conclusioni L’ Accordo Stato-Regioni di aprile 2025 rappresenta un importante passo in avanti nella tutela di chi lavora in condizioni estreme. ο»Ώ La formazione non è più un semplice obbligo burocratico, ma uno strumento concreto di prevenzione, cultura della sicurezza e salvaguardia della vita . Chi lavora in spazi confinati non può improvvisare: deve essere formato, addestrato e consapevole . πŸ‘‰ Centro Sicurezza e Consulenze può affiancarti in tutto questo percorso: dalla valutazione dei rischi alla redazione del DVR, dall’organizzazione di corsi certificati alla gestione degli aggiornamenti formativi. πŸ“ž Richiedi oggi stesso una consulenza personalizzata : il nostro team di esperti è pronto ad aiutarti a garantire sicurezza, conformità normativa e continuità operativa.
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