Caldo e lavoro

DE MICCO • 5 settembre 2024

I principali effetti del caldo e delle radiazioni solari

Sono diverse le interconnessioni fra cambiamento climatico e salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Se è ormai condivisa la previsione di un aumento di intensità e durata delle ondate di calore, i lavoratori che sono coinvolti in attività outdoor o sono esposti a ulteriori fonti di calore sul posto di lavoro durante la stagione calda, sono particolarmente esposti a problemi di salute correlati al caldo e alle radiazioni solari.

 

Partendo probabilmente anche da queste considerazioni la Regione Toscana ha aggiornato le precedenti “ Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dagli effetti del calore”, integrandole anche con informazioni sulla protezione degli effetti della radiazione solare”.

 

La Regione Toscana raccomanda l’adozione delle nuove linee di indirizzo in tutte le lavorazioni all’aperto e nelle lavorazioni che avvengono in ambienti chiusi non climatizzati, ove le condizioni termiche siano influenzate dalle condizioni meteoclimatiche esterne.

Le principali malattie da calore

Il documento si sofferma su varie malattie da calore, “condizioni cliniche correlate all' esposizione al calore”.

Il colpo di calore

  • “la condizione clinica più grave associata all’esposizione al calore si verifica quando il centro di termoregolazione dell’organismo è gravemente compromesso dall’esposizione al caldo e la temperatura corporea sale a livelli critici (superiori a 40°C). Si tratta di un'emergenza medica che può provocare danni agli organi interni e nei casi più gravi la morte”.
  • Si ricorda che i segni e i sintomi del colpo di calore “comprendono: alterazione dello stato mentale (es. delirio), iperventilazione, tachicardia, aritmie cardiache, rabdiomiolisi, malfunzionamento organi interni (es. insufficienza renale ed epatica, edema polmonare), perdita di coscienza, shock e anche convulsioni. Durante un colpo di calore la temperatura corporea è molto alta e può cessare la sudorazione”.
  • Si indica che se un lavoratore mostra i segni di un possibile colpo di calore, “è necessario chiamare immediatamente il 118. Fino all'arrivo dei soccorsi è importante spostare il lavoratore in un'area fresca e ombreggiata e rimuovere quanti più indumenti possibile, bagnare il lavoratore con acqua fredda, ad esempio passando asciugamani bagnati con acqua fredda su testa, collo e viso arti e far circolare l'aria per accelerare il raffreddamento”

L’esaurimento da calore

  • "è il secondo problema di salute più grave correlato al caldo.
  • È caratterizzato da un esaurimento della capacità di adattamento (del cuore e del sistema termoregolatorio), specie in soggetti non acclimatati sottoposti a sforzi fisici intensi”.
  • I segni e sintomi di esaurimento da calore “sono: mal di testa, nausea, vertigini, debolezza, irritabilità, confusione, sete, forte sudorazione e una temperatura corporea superiore a 38° C”.

 

Altre due altre malattie da calore presentate nel documento regionale:

  • i crampi da calore che sono “dolori muscolari causati dalla perdita di sali e liquidi corporei durante la sudorazione”;
  • la dermatite da sudore che è “il problema più comune negli ambienti di lavoro caldi. È causata dalla sudorazione e si presenta come piccoli brufoli o vescicole. L'eruzione cutanea può comparire sul collo, sulla parte superiore del torace, sull'inguine, sotto il seno e sulle pieghe del gomito”.

 

La protezione dagli effetti delle radiazioni solari: effetti a breve e lungo termine

Si indica poi che per le lavorazioni effettuate all’aperto, “soprattutto ma non solo, in estate, è necessario prevenire anche gli effetti dell’esposizione alla radiazione solare” (RS).

 

Questi effetti sono “prevalentemente a carico della cute e degli occhi e possono essere con insorgenza sia a breve termine che a lungo termine”. 

Fra gli effetti a breve termine a carico della cute si indicano:

  • Eritema solare: “indotto essenzialmente dalla componente UVB. Nelle forme gravi (ustioni solari) un eritema marcato può accompagnarsi a edema e flittene (ustioni gravi) nelle zone foto-esposte”;
  • Fotodermatosi: “induzione o esacerbazione di quadri clinici nei soggetti affetti da fotosensibilità, con reazioni in genere eritematose o maculo-papulari”;T
  • Fotodermatiti da agenti fototossici: “sono determinate dalla azione combinata della radiazione solare e di molecole con particolari caratteristiche chimiche (agenti fototossici)”;
  • Dermatiti foto allergiche da contatto: “l’eczema o dermatite fotoallergica da contatto è determinato dall’azione combinata dell’esposizione a sostanze chimiche (‘fotoapteni’) e alla radiazione solare”;h
  • Immunosoppressione: “soppressione a livello locale dell’immunità acquisita. L’effetto immunosoppressivo UV-indotto può riattivare infezioni virali latenti, ad esempio herpes simplex”.

 

Si presentano poi alcuni effetti a lungo termine a carico della cute:

  • Cancerogenicitàe: “la RS è un cancerogeno certo per l’uomo (gruppo 1 IARC). Può infatti causare sia carcinomi (ovvero epiteliomi) baso-cellulari (BCC) e squamo-cellulari (SCC) sia il melanoma maligno (MM);
  • Fotoinvecchiamento: “è legato soprattutto all’esposizione cumulativa alla radiazione UVA solare, con un ruolo importante anche per l’UVB”.

 

Ci sono poi effetti acuti a carico dell’occhio, ad esempio tipici per le attività all’aperto in alta montagna, su neve o ghiacciai, in navigazione, pesca, nelle cave di marmo e nell’ edilizia:

  • fotocongiuntivite, “per interessamento della membrana congiuntivale esposta, o fotocheratite per il coinvolgimento della cornea”;
  • maculopatia fototossica: “interessa la macula, area centrale della retina deputata alla visione distinta”.

 

Questi gli effetti di tipo cronico per l’occhio:

  • Pinguecola: “si tratta di una formazione degenerativa di natura non tumorale che si forma a livello della congiuntiva. Di rado richiede un trattamento”;
  • Pterigio: “alterazione degenerativa del margine corneo sclerale più spesso localizzata al lato nasale. Trattamento chirurgico”;
  • Cataratta: “soprattutto corticale, e, meno frequentemente, nucleare”;
  • Tumori oculari: “comprendono i rarissimi carcinomi squamo-cellulari della cornea e della congiuntiva ed il melanoma oculare della congiuntiva”.

La protezione dagli effetti del caldo: i fattori che favoriscono le malattie

Concludiamo con alcune indicazioni relative ai “fattori che contribuiscono all’insorgenza delle malattie da calore, che sono ribadite rispetto alle precedenti indicazioni della Regione Toscana.

 

Questi i fattori indicati:

  • Alta temperatura e umidità anche in assenza di esposizione al sole (compresi gli ambienti indoor non climatizzati e non ventilati);
  • Basso consumo di liquidi;
  • Esposizione diretta al sole (senza ombra) o a temperature elevate/ Movimento d'aria limitato (assenza di aree ventilate);
  • Attività fisica intensa;
  • Alimentazione non adeguata;
  • Insufficiente periodo di acclimatamento;
  • Uso di indumenti pesanti e dispositivi di protezione;
  • Condizioni individuali di suscettibilità al caldo”. 

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Siamo a vostra completa disposizione.



 




 

 

 

Autore: DE MICCO 3 dicembre 2025
È con grande orgoglio – e con un’emozione difficile da spiegare – che vi annuncio l’uscita di IMPRENDITORI CHE OSANO, il libro di cui sono co-autrice insieme ad altri 76 imprenditori della community OSA. Quest’anno abbiamo unito le nostre storie per raccontare cosa significa davvero fare impresa oggi: saper cambiare, crescere, cadere e ricominciare, senza mai smettere di formarsi e di vedere opportunità dove molti vedono solo rischi. Per me questo progetto è speciale, perché non racconta solo la mia visione professionale… parla di me e di mio marito, del percorso che condividiamo ogni giorno, delle scelte che abbiamo fatto, del coraggio che serve per proteggere ciò che conta davvero nella vita e nel lavoro. Nel mio capitolo, “Proteggi la vita, non solo il bilancio”, racconto proprio questo: che dietro ogni impresa ci sono persone, legami, responsabilità e valori che non si possono misurare solo con un foglio Excel. E la bellezza di questo progetto va oltre il racconto: l’intero ricavato sarà destinato a Onlus Mariana, per sostenere l’istruzione dei bambini nel mondo. Un grazie speciale a Mirco Gasparotto, Denise Cumella e al team Libri d’Impresa per aver dato voce a un viaggio che, ancora una volta, mi ha ricordato la forza della condivisione. ๐Ÿ“˜ Il libro è disponibile da oggi su Amazon e nelle principali librerie online. (https://sl1nk.com/Th6Ve) Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto e a chi vorrà leggere un frammento autentico della nostra storia. Buona lettura! โœจ
Autore: DE MICCO 28 novembre 2025
Novità dal Decreto-Legge 31 ottobre 2025, n. 159: cosa cambia per la sicurezza sul lavoro Il Decreto-Legge 31 ottobre 2025, n. 159 – “Misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile” – è entrato in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Come previsto dalla procedura legislativa, il testo dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni : fino ad allora è in vigore, ma potrà subire modifiche o integrazioni durante l'iter parlamentare. In questo articolo proponiamo una sintesi delle principali novità introdotte dal decreto, con particolare attenzione a: obblighi dei datori di lavoro utilizzo dei DPI misure di prevenzione incentivi per le aziende virtuose criticità rilevate ๐Ÿ”น DPI e gestione della sicurezza: cosa cambia Il Decreto introduce modifiche al D.Lgs. 81/2008 . L’articolo 5 interviene sui temi della prevenzione e formazione, modificando il contenuto dell’art. 77, comma 4, e chiarendo l’obbligo del datore di lavoro di garantire non solo l’efficienza , ma anche l’igiene dei DPI . โžค Indumenti da lavoro come DPI La novità riguarda gli indumenti da lavoro che assumono funzione di DPI: anche per essi valgono le stesse regole di manutenzione , pulizia e conservazione . Modifiche all’art. 115 del Testo Unico L’articolo viene completamente sostituito e ribadisce la priorità delle protezioni collettive rispetto a quelle individuali, definendo più chiaramente le tipologie di sistemi anticaduta. Il nuovo art. 115 stabilisce: priorità ai sistemi di protezione collettiva (parapetti, reti di sicurezza) qualora non applicabili → uso di sistemi di protezione individuale: sistemi di trattenuta sistemi di posizionamento accesso e posizionamento mediante funi sistemi di arresto caduta La norma chiarisce anche la gerarchia di utilizzo e ribadisce l’obbligo di garantire ancoraggi sicuri . Formazione, tutela dei lavoratori e nuove misure operative Il decreto introduce misure per rafforzare la cultura della sicurezza, con maggiore attenzione alla formazione e alla prevenzione interna. Formazione RLS L’obbligo di aggiornamento periodico si estende anche alle imprese con meno di 15 dipendenti , uniformando competenze e responsabilità. Tutela studenti Nei percorsi scuola-lavoro: ampliata la copertura INAIL, includendo gli infortuni nel tragitto casa-attività introdotta una borsa di studio dedicata ai casi di perdita familiare legata a incidenti sul lavoro Near Miss Per le imprese con oltre 15 dipendenti viene promossa la raccolta e gestione dei mancati infortuni , trasformandoli in indicatori di prevenzione. Nuove visite mediche Nei contesti ad alto rischio è possibile richiedere, con adeguata motivazione, visite mediche aggiuntive in caso di sospetto consumo di alcool o stupefacenti. Una parte delle risorse derivanti dalle sanzioni sarà destinata a: potenziamento dei servizi territoriali attività ispettive formazione istituzionale Lista di Conformità INL: verso imprese più trasparenti e responsabili Il Decreto rafforza il ruolo della Lista di Conformità INL , che raccoglie le imprese pienamente conformi alla normativa dopo i controlli ispettivi. L’inserimento è volontario e prevede il rilascio di un attestato ufficiale, utile per dimostrare affidabilità verso clienti, appaltatori e PA. Controlli prioritari L’INL concentrerà le verifiche soprattutto sulle imprese che operano in appalto e subappalto , contesti a maggiore rischio. Vantaggi dell’attestazione maggiore credibilità sul mercato minore probabilità di controlli ripetitivi possibile accesso privilegiato a incentivi e bandi La Lista diventa così uno strumento premiale che valorizza le imprese virtuose e diffonde una cultura della sicurezza più solida e trasparente. Altre misure introdotte Dal 1° gennaio 2026 l’INAIL potrà revisionare aliquote e contributi premiando le imprese con basso tasso di infortuni . Solo le aziende senza sanzioni o condanne negli ultimi tre anni potranno accedere alla Rete del lavoro agricolo di qualità . Introduzione di badge digitale di cantiere e patente a crediti . Potenziamento del personale ispettivo INAIL e del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro . Punti critici segnalati Ambiti di attività “ad alto rischio” non ancora chiariti Serve un decreto attuativo entro 60 giorni; fino ad allora resta incertezza su quali settori dovranno adeguarsi a obblighi più stringenti. Finanziamenti e risorse non ancora definiti Sono previste risorse per formazione e cultura della sicurezza, ma non sono ancora chiari importi, modalità e tempistiche , creando difficoltà operative per chi vuole adeguarsi subito. Edilizia scolastica: mancanza di coerenza Nonostante l’ampliamento delle tutele INAIL per gli studenti, manca un piano concreto sulla sicurezza degli edifici scolastici , creando potenziali contraddizioni. Oneri amministrativi elevati Nuovi strumenti informatici (fascicolo elettronico, badge, patente a crediti) richiedono investimenti significativi, specie per le PMI , in assenza di linee guida dettagliate. Poca attenzione ai profili strutturali delle aziende Il decreto si concentra su controlli e formazione, ma poco su innovazione organizzativa, welfare aziendale, partecipazione dei lavoratori e sostenibilità a lungo termine dei sistemi di prevenzione. …In attesa della conversione in legge… Il quadro normativo è ancora in evoluzione. Solo dopo la conversione sarà disponibile un testo definitivo . Nel frattempo, per le aziende è fondamentale: monitorare gli aggiornamenti adeguarsi agli obblighi già operativi considerare la sicurezza come investimento , non solo adempimento Affidati ai professionisti Per restare aggiornati e gestire correttamente gli obblighi previsti, affidati a professionisti specializzati: il Centro Sicurezza Consulenze è al tuo fianco per prevenzione, formazione e gestione della sicurezza aziendale.
Autore: DE MICCO 14 novembre 2025
Guida interattiva per capire rischi, procedure e sicurezza negli ambienti sospetti di inquinamento o confinati Lavorare in spazi confinati significa operare in luoghi dove l’accesso è limitato, la ventilazione può essere insufficiente e possono esserci rischi gravi come carenza di ossigeno, presenza di gas tossici, incendi o difficoltà di evacuazione. Da queste condizioni deriva una domanda fondamentale: ๐Ÿ‘‰ Sai davvero come agire in caso di emergenza? ๐Ÿ‘‰ Conosci i rischi e le procedure che ti proteggono quando entri in uno spazio confinato? In questo blog interattivo ti guidiamo passo passo. ๐Ÿ” Che cosa sono gli spazi confinati o sospetti di inquinamento? vasche, serbatoi, silos; camere tecniche elettriche o idrauliche; depuratori, collettori fognari; vani interrati con scarsa ventilazione; qualsiasi ambiente dove può crearsi un’atmosfera pericolosa. Questi luoghi possono essere utilizzati in: attività ordinarie, interventi di manutenzione, situazioni straordinarie. Quali rischi puoi trovare all’interno di uno spazio confinato? ๐Ÿ”ธ Atmosfera pericolosa rischio di asfissia (mancanza di ossigeno); gas tossici (Hโ‚‚S, CO, vapori pericolosi); rischio di esplosione (gas infiammabili, polveri). ๐Ÿ”ธ Rischi fisici cadute in profondità, ustioni o congelamento, elettrocuzione, rumore elevato, microclima sfavorevole (umidità, temperature estreme). ๐Ÿ”ธ Rischi organizzativi e cognitivi mancanza di formazione, sottovalutazione del rischio, scarsa pianificazione. ๐Ÿ”ธ Rischi in caso di emergenza difficoltà nell’evacuazione, assenza di comunicazione, problemi nel recupero del lavoratore. Come si deve intervenire in caso di emergenza? la persona esterna NON deve entrare nello spazio confinato , a meno che: non abbia DPI specifici (imbracatura, autorespiratore), non sia assistita da un secondo operatore, non sia formata per il soccorso. Le procedure corrette prevedono: Allertamento immediato dei soccorsi. Uso di funi, verricelli, treppiedi per recupero dall’esterno. Mantenimento della comunicazione continua . Verifica dell’assenza di gas o atmosfera pericolosa. Interruzione di impianti, energia e fonti di innesco. Quali DPI devono essere utilizzati? Casco di protezione Occhiali o visiera Guanti EN 388 contro rischi chimici/biologici Scarpe S3 (o S5 in ambienti allagati) Tuta impermeabile Maschera con filtri Imbracatura con fune collegata a treppiede o argano Autorespiratore Composizione della Squadra per Lavori in Spazi Confinati Per svolgere attività in ambienti sospetti di inquinamento o confinati è obbligatorio operare almeno in due persone , garantendo sempre che un lavoratore operi all’interno e un lavoratore vigili all’esterno . Le figure possono coincidere tra loro, ma l’operatore interno e quello esterno devono essere sempre distinti . La squadra deve comprendere le seguenti figure, anche cumulabili se adeguatamente formate: Preposto: coordina e supervisiona le attività, verifica le condizioni di sicurezza e autorizza l’ingresso. Può anche svolgere il ruolo di addetto esterno/sorvegliante. Addetto alla gestione delle emergenze: presidia le attrezzature di soccorso, attiva i soccorsi e collabora al recupero; può coincidere con il preposto o con l’attendente esterno. Lavoratore entrante: l’operatore che accede fisicamente allo spazio confinato, mantenendo comunicazione costante con l’esterno e utilizzando i DPI previsti. Lavoratore attendente (sorvegliante esterno): presidia l’accesso, monitora continuamente l’operatore interno, gestisce la comunicazione, controlla atmosfera e attrezzature, ed è pronto ad attivare le procedure di emergenza. Si deve essere autorizzati per entrare in un ambiente confinato? SI! Senza autorizzazione → i lavori non possono iniziare . Servizi per Spazi Confinati – Centro Sicurezza Consulenze Centro Sicurezza Consulenze Elabora DVR specifici per ambienti confinati e redige Procedure Operative ed Emergenza conformi alla normativa, fornendo soluzioni tecniche chiare e personalizzate per la massima sicurezza delle attività. ๏ปฟ ๐Ÿ“ž Per informazioni: 0575 738346
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