Sensibilizzazione alla celiachia: un'opportunità per gli imprenditori

15 maggio 2023

Il 16 maggio si celebra il Giorno Internazionale della Celiachia, una giornata dedicata alla sensibilizzazione e all'informazione su questa patologia autoimmune

È importante che gli imprenditori del settore alimentare siano consapevoli delle esigenze dei consumatori affetti da celiachia e delle opportunità che si presentano nel mercato senza glutine. Centro Sicurezza Consulenze di Montepulciano Stazione è un punto di riferimento per le imprese che desiderano adottare le migliori pratiche nella gestione della sicurezza sul lavoro, inclusa la formazione e la consulenza specifica sulla celiachia.


Cos'è la celiachia?

La celiachia è una malattia autoimmune che colpisce circa l'1% della popolazione mondiale. Si manifesta con una reazione immunitaria all'assunzione di glutine, una proteina presente in molti cereali come frumento, orzo e segale. Questa reazione causa infiammazione e danni all'intestino tenue, provocando sintomi come diarrea, stanchezza, perdita di peso e malassorbimento dei nutrienti. L'unico trattamento efficace per i celiaci è una dieta rigorosamente priva di glutine a vita.


Il ruolo delle imprese alimentari:

Le imprese alimentari hanno un ruolo fondamentale nella sensibilizzazione sulla celiachia e nel soddisfare le esigenze dei consumatori celiaci. Offrire prodotti e servizi senza glutine è un'opportunità di mercato in crescita. 

Per prevenire casi di celiachia, è importante che le imprese seguano alcune procedure chiave:

  • Formazione del personale: Assicurarsi che il personale sia adeguatamente formato sulle esigenze dei clienti celiaci, sulle pratiche di manipolazione degli alimenti e sulla prevenzione della contaminazione crociata.
  • Segnalazione e etichettatura: Utilizzare segnaletica e etichette chiare per indicare quali prodotti e servizi sono adatti ai celiaci. Questo può includere l'utilizzo di simboli specifici, come il logo "spiga barrata", per facilitare l'identificazione dei prodotti senza glutine.
  • Prevenzione della contaminazione crociata: Implementare procedure per minimizzare il rischio di contaminazione crociata tra alimenti con glutine e senza glutine. Questo può includere l'utilizzo di utensili e superfici separate per la preparazione e la cottura degli alimenti senza glutine, così come la pulizia accurata delle attrezzature e delle superfici di lavoro.
  • Comunicazione con i clienti: Rendere disponibili informazioni dettagliate sui prodotti e servizi offerti, compresi gli ingredienti e le pratiche di preparazione. È importante essere trasparenti con i clienti celiaci e rispondere alle loro domande e preoccupazioni in modo accurato e tempestivo.
  • Aggiornamento delle procedure: Mantenere aggiornate le procedure e le linee guida sulla gestione della celiachia, in linea con le raccomandazioni delle associazioni di celiachia e delle autorità sanitarie.


Seguendo queste procedure, le imprese possono creare ambienti di lavoro sicuri e inclusivi per i celiaci, sia per i dipendenti che per i clienti, migliorando la qualità della vita e sfruttando le opportunità di mercato offerte dalla crescente domanda di prodotti e servizi senza glutine.


Cosa puoi fare?

Centro Sicurezza Consulenze di Montepulciano Stazione offre servizi di consulenza sulla sicurezza sul lavoro, aiutando le imprese a sviluppare e implementare piani di formazione e procedure per gestire al meglio la celiachia in ambito lavorativo. Questo include la formazione specifica sulle pratiche di manipolazione degli alimenti, l'etichettatura corretta dei prodotti e la prevenzione della contaminazione crociata.


In occasione del Giorno Internazionale della Celiachia, cogli l'opportunità per sensibilizzare la tua azienda e il tuo personale sulla celiachia e sulle esigenze dei consumatori affetti da questa patologia. Rivolgiti al Centro Sicurezza Consulenze di Montepulciano Stazione per scoprire come possiamo supportarti nella creazione di un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo per i celiaci. Non solo migliorerai la qualità della vita dei dipendenti e dei clienti affetti da celiachia, ma potrai anche sfruttare le opportunità di mercato offerte dalla crescente domanda di prodotti e servizi senza glutine.


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Autore: DE MICCO 24 luglio 2025
La presenza di agenti chimici pericolosi, cancerogeni o mutageni all’interno di un’azienda comporta obblighi stringenti in termini di prevenzione, tutela dei lavoratori e adempimenti documentali. Il Titolo IX del D.Lgs. 81/2008 disciplina nel dettaglio le misure da adottare per proteggere la salute di chi opera in ambienti potenzialmente a rischio. 📍 Quando si presenta il rischio chimico? Il rischio chimico si presenta ogni volta che in azienda vengono: Utilizzate, stoccate o smaltite sostanze chimiche pericolose Manipolati solventi, detergenti industriali, vernici, adesivi, pesticidi Generate emissioni o vapori tossici durante lavorazioni (saldatura, galvanizzazione, produzione chimica, ecc.) Effettuate attività di pulizia con agenti aggressivi senza adeguata protezione 👷 Principali mansioni a rischio Alcune delle mansioni più esposte al rischio chimico includono: Operatori chimici e di laboratorio Addetti alla verniciatura e alla saldatura Tecnici di manutenzione industriale Lavoratori del settore cosmetico, farmaceutico e alimentare Personale addetto alla pulizia industriale Operatori sanitari e veterinari Addetti allo smaltimento di rifiuti pericolosi ✅ Cosa deve fare un’azienda? Le imprese che utilizzano o manipolano agenti chimici e cancerogeni devono: 🔍 Valutare i rischi specifici legati all’uso di queste sostanze. 🛡️ Adottare misure di prevenzione e protezione , come adeguata ventilazione, DPI e contenimento. 📚 Formare e informare in modo chiaro e costante tutti i lavoratori esposti. 🩺 Attivare la sorveglianza sanitaria obbligatoria , con la supervisione di un medico competente. 📄 Aggiornare regolarmente il DVR e il registro degli esposti (per agenti cancerogeni e mutageni). 🤝 Centro Sicurezza Consulenze: il partner ideale per la tua sicurezza Il nostro team è al tuo fianco per: ✅ Valutare i rischi derivanti dagli agenti chimici e cancerogeni. 🗂️ Gestire il DVR e la documentazione obbligatoria in modo professionale. 👩‍⚕️ Attivare la sorveglianza sanitaria , con medici competenti qualificati. 👨‍🏫 Formare il personale , secondo gli standard normativi aggiornati. ⚠️ Evita sanzioni e tutela i tuoi lavoratori Essere inadempienti rispetto a queste normative può comportare sanzioni amministrative e penali , oltre a compromettere seriamente la salute dei tuoi dipendenti. Agisci ora per essere in regola e migliorare il livello di sicurezza aziendale. 📞 Richiedi subito una consulenza! Contattaci per una verifica della tua situazione aziendale: ti aiuteremo a capire cosa manca per essere in regola e ti guideremo passo dopo passo. 📬 info@centrosicurezzaconsulenze.net 📞 0578738346
Autore: DE MICCO 22 luglio 2025
Adeguarsi alla norma UNI EN 15635 è obbligatorio Se nella tua azienda utilizzi scaffalature Industriali metalliche , è fondamentale sapere che non sono semplici arredi, ma vere e proprie attrezzature di lavoro . Lo stabilisce la normativa sulla sicurezza (D.Lgs. 81/08), che in combinazione con la norma tecnica UNI EN 15635:2009 , impone obblighi precisi per l’utilizzo, la manutenzione e l’ispezione periodica delle scaffalature. 👉 Un aspetto chiave della norma è la nomina obbligatoria del PRSES (Responsabile della Sicurezza delle Attrezzature di Stoccaggio), figura incaricata di vigilare sulla corretta gestione delle strutture. Scaffalature industriali vs classiche: cosa cambia davvero? Le scaffalature industriali sono progettate per carichi pesanti , usi professionali e rispettano norme di sicurezza specifiche . Sono robuste, modulari e adatte a magazzini e aziende. Le scaffalature classiche , invece, sono pensate per ambienti domestici o uffici , con una struttura più leggera e capacità di carico limitata.
Autore: DE MICCO 18 luglio 2025
Lavorare in spazi confinati è tra le attività più pericolose nel mondo del lavoro. Tunnel, serbatoi, silos, pozzi e condotte sono ambienti che presentano rischi gravi come carenza di ossigeno, presenza di gas tossici, incendi, esplosioni o difficoltà di evacuazione. È quindi fondamentale che le attività in questi ambienti siano svolte da personale formato, dotato di attrezzature idonee e conforme alla normativa vigente. Una svolta importante su questo fronte è arrivata con l’ Accordo Stato-Regioni del 18 aprile 2025 , che ha aggiornato profondamente i requisiti minimi per la formazione, addestramento e aggiornamento degli operatori che lavorano in spazi confinati o sospetti di inquinamento. l’Accordo Stato-Regioni Aprile 2025 In vigore dal 1° luglio 2025 , ha introdotto importanti novità, tra cui: 📚 1. Formazione obbligatoria e modulare Il percorso formativo è articolato in moduli teorico-pratici , con una durata minima complessiva di 16 ore , divisa in: 8 ore di teoria (normativa, rischi specifici, DPI, procedure) 8 ore di pratica (addestramento in ambienti simulati, uso DPI di III categoria, gestione emergenze) 🔁 2. Aggiornamento quinquennale È previsto un aggiornamento ogni 5 anni della durata minima di 4 ore , obbligatorio anche per chi aveva completato la formazione prima del 2025. 🧪 3. Verifica delle competenze Oltre alla frequenza, è richiesta la verifica dell’apprendimento con test scritti e simulazioni pratiche. Senza superamento della prova, il corso non è valido. 🏢 4. Requisiti dei soggetti formatori Solo enti accreditati, con istruttori qualificati e attrezzature certificate, possono erogare la formazione. È vietata l’autogestione o l’improvvisazione. ⚠️ Perché è fondamentale? Negli ultimi anni, numerosi incidenti mortali hanno coinvolto lavoratori in ambienti confinati. Le cause principali? Mancanza di formazione, errori procedurali e sottovalutazione del rischio. Il nuovo accordo mira a standardizzare e innalzare la qualità della formazione in tutta Italia, favorendo un approccio realmente preventivo. 🧰 Cosa deve fare un datore di lavoro oggi? Se nella tua azienda esistono attività che comportano l’accesso a spazi confinati o ambienti sospetti di inquinamento, ecco i passi obbligatori: Valutare i rischi specifici Aggiornare il DVR includendo procedure e misure di emergenza Verificare la formazione del personale secondo l’Accordo 2025 Programmare gli aggiornamenti formativi Garantire la sorveglianza sanitaria e l’addestramento all’uso dei DPI 📝 Conclusioni L’ Accordo Stato-Regioni di aprile 2025 rappresenta un importante passo in avanti nella tutela di chi lavora in condizioni estreme.  La formazione non è più un semplice obbligo burocratico, ma uno strumento concreto di prevenzione, cultura della sicurezza e salvaguardia della vita . Chi lavora in spazi confinati non può improvvisare: deve essere formato, addestrato e consapevole . 👉 Centro Sicurezza e Consulenze può affiancarti in tutto questo percorso: dalla valutazione dei rischi alla redazione del DVR, dall’organizzazione di corsi certificati alla gestione degli aggiornamenti formativi. 📞 Richiedi oggi stesso una consulenza personalizzata : il nostro team di esperti è pronto ad aiutarti a garantire sicurezza, conformità normativa e continuità operativa.
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