NEWS: Il divieto UE sugli smalti “tossici” - Cosa cambia (dal 1° settembre 2025)

DE MICCO • 1 settembre 2025

Dal 1° settembre 2025 entra in vigore in tutta l’Unione Europea un’importante novità che riguarda il mondo della cosmetica e, in particolare, i prodotti per la cura delle unghie.
Alcune sostanze utilizzate negli
smalti semipermanenti e nei gel UV/LED sono state riconosciute come pericolose per la salute e, per questo motivo, ne è stato vietato l’uso.

✨ Quali sostanze saranno vietate?

Le due sostanze messe al bando sono:

  • TPO (Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide): un fotoiniziatore che permette allo smalto di indurire sotto la lampada UV/LED.
  • DMTA (Dimethyltolylamine): un condizionante che migliora l’adesione e la durata del prodotto.

Entrambe sono state classificate dall’UE come sostanze CMR di categoria 1B.
👉 Significa che sono considerate
presunte cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione.

⚠️ Cosa comporta il divieto?

Dal 1° settembre 2025:

  • Non sarà più possibile produrre, vendere o utilizzare prodotti che contengono TPO o DMTA.
  • Il divieto è totale: riguarda sia i nuovi prodotti che le scorte già presenti nei saloni o nei magazzini.
  • Non è previsto un periodo di transizione: i prodotti non conformi dovranno essere smaltiti e non potranno più essere utilizzati.

👩‍🎨 Chi è coinvolto?

  • Estetiste e centri estetici: dovranno controllare attentamente l’INCI (lista ingredienti) dei prodotti utilizzati, eliminare quelli non conformi e sostituirli con alternative sicure.
  • Consumatori: sarà importante leggere le etichette e preferire prodotti con la dicitura “TPO free” e “DMTA free”, per garantire maggiore sicurezza.

🛡️ Perché questa decisione è importante?

La misura nasce con l’obiettivo di proteggere la salute delle persone:

  • Riduce l’esposizione a sostanze chimiche potenzialmente dannose.
  • Tutela sia i professionisti del settore (che usano questi prodotti ogni giorno), sia i clienti che li applicano con frequenza.
  • Promuove un mercato della cosmetica più sicuro, trasparente e sostenibile.

✅ Come ti supporta Centro Sicurezza Consulenze

Non sei sola/o in questo cambiamento. Centro Sicurezza Consulenze ti accompagna passo passo per garantire che la tua attività resti conforme e sicura:
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Smaltimento sicuro: ti supportiamo nella gestione corretta delle scorte vietate.
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Consulenza normativa: ti spieghiamo nel dettaglio la normativa UE e cosa cambia per la tua azienda.
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Soluzioni alternative: ti guidiamo nella scelta di prodotti sicuri e certificati, già in linea con i nuovi standard.

🌍 Conclusione

Il divieto di TPO e DMTA segna un passo fondamentale verso una cosmetica più sicura e responsabile.
Per estetisti e consumatori, la parola chiave sarà
consapevolezza: leggere le etichette, scegliere prodotti sicuri e rispettare le nuove regole.

Con Centro Sicurezza Consulenze hai la garanzia di affrontare questo cambiamento senza difficoltà, con soluzioni pratiche e immediate per la tua attività.
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Autore: DE MICCO 27 agosto 2025
Lo smart working, o lavoro agile, è ormai una realtà consolidata nel mondo del lavoro. La normativa di riferimento è la Legge 81/2017 , che ha introdotto regole precise sia per i lavoratori che per i datori di lavoro. Recenti documenti, come quello del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) , approfondiscono vari aspetti legati alla sicurezza, agli ambienti di lavoro e agli obblighi di entrambe le parti. Ecco un approfondimento sotto forma di domande e risposte. Che cosa prevede la Legge 81/2017 sul lavoro agile? La legge stabilisce che il lavoratore agile ha l’obbligo di cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione predisposte dal datore di lavoro per fronteggiare i rischi connessi all’attività svolta all’esterno dei locali aziendali (art. 22, comma 2). Il dipendente deve quindi rispettare le direttive aziendali e adottare comportamenti responsabili, anche nella scelta del luogo in cui svolgere l’attività lavorativa. Quali sono i comportamenti attesi dal lavoratore in smart working? Oltre al corretto utilizzo degli strumenti tecnologici (PC, tablet, smartphone), il lavoratore deve scegliere con responsabilità il luogo da cui operare. La scelta deve rispondere a criteri di ragionevolezza e sicurezza , tenendo conto delle esigenze lavorative e personali. Non è ammesso scegliere ambienti casuali o irragionevoli che possano compromettere la salute e la sicurezza. Qual è il ruolo del datore di lavoro? Il datore di lavoro ha il dovere di garantire la sicurezza anche quando i dipendenti lavorano da remoto. In particolare deve occuparsi di: Verificare la conformità degli ambienti di lavoro Fornire formazione e informazione Monitorare le condizioni di lavoro Inoltre, è necessario predisporre accordi chiari che regolino tempi, modalità di disconnessione e misure organizzative a tutela del benessere del lavoratore. Quali sono le indicazioni per gli ambienti di lavoro indoor? Secondo INAIL e CNI, gli ambienti interni dove si svolge lo smart working devono garantire sicurezza e comfort adeguati: Non utilizzare locali tecnici o non abitabili (es. box, seminterrati, soffitte) Presenza di servizi igienici e impianti a norma Assenza di muffe o condensa permanente Illuminazione naturale diretta e sufficiente Illuminazione artificiale ben distribuita, evitando abbagliamenti e riflessi Ricambio d’aria naturale o meccanico Impianti di condizionamento manutenuti con filtri puliti Evitare correnti d’aria fastidiose e temperature estreme E per gli ambienti di lavoro outdoor? Il lavoro agile può essere svolto anche in spazi esterni, purché scelti con criteri di ragionevolezza e concordati con il datore di lavoro. L’art. 23 della Legge 81/2017 garantisce la tutela assicurativa per l’infortunio in itinere quando la scelta del luogo è legata a necessità lavorative o alla conciliazione con la vita privata. Sono quindi esclusi i luoghi scelti in modo casuale o non sicuro. Come vengono gestite le verifiche sugli ambienti di lavoro? Verificare fisicamente ogni luogo di smart working è spesso impossibile per il datore di lavoro. Per questo motivo viene consigliato l’ autocontrollo tramite checklist compilata dal dipendente, così da garantire il rispetto delle condizioni minime di sicurezza. Elemento chiave resta sempre la formazione e l’informazione , che permettono al lavoratore di comprendere i rischi e collaborare attivamente nella prevenzione. Quali altri aspetti sottolinea il documento CNI? Tutela del lavoratore e assicurazione contro infortuni e malattie professionali Contenuti minimi degli accordi sul lavoro agile in materia di salute e sicurezza Obbligo di formazione e informazione del lavoratore Potere di direzione e controllo del datore di lavoro Perché affidarsi a Centro Sicurezza Consulenze? Lo smart working non significa assenza di rischi: anche fuori dall’azienda, la sicurezza deve restare una priorità. Noi di Centro Sicurezza Consulenze ti supportiamo in ogni fase: Redazione di accordi chiari e conformi alla normativa Formazione e informazione dei lavoratori Valutazione dei rischi negli ambienti indoor e outdoor Predisposizione di checklist e strumenti di autocontrollo Assistenza al datore di lavoro in caso di verifiche o contestazioni 📞 Contattaci al 0578 738346 o inviaci un messaggio su whats'up 📍 Vieni a trovarci in Via Bolzano 14-16, Montepulciano Stazione (SI)
Autore: DE MICCO 21 agosto 2025
RLS: chi è, cosa fa e come nominarlo in azienda Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) è la figura eletta o designata dai lavoratori per rappresentarli su tutti i temi di salute e sicurezza in azienda. La sua presenza è prevista in tutte le aziende o unità produttive ; laddove non sia eletto a livello aziendale, subentrano i rappresentanti territoriali o di sito (RLST/RLSSP). Quando è obbligatorio e come si elegge Obbligatorietà: in ogni azienda/unità produttiva i lavoratori eleggono o designano l’RLS. T Modalità di elezione: Nelle aziende con più di 15 lavoratori , l’RLS è eletto nell’ambito delle rappresentanze sindacali ; Nelle aziende con fino a 15 lavoratori , è eletto direttamente dai lavoratori . Se non c’è un RLS aziendale: si ricorre al RLS territoriale (RLST) secondo l’art. 47, c. 9. Compiti e diritti dell’RLS (art. 50 D.Lgs. 81/08) L’RLS: Accede ai luoghi di lavoro per osservare le condizioni di salute e sicurezza; Promuove misure di prevenzione e protezione e formula osservazioni durante visite e verifiche; Partecipa alla riunione periodica (art. 35); Fa proposte in materia di prevenzione; Riceve informazioni e documentazione su rischi, valutazione e misure adottate; È consultato preventivamente su valutazione dei rischi e formazione. Nota pratica: l’RLS deve disporre di tempo, mezzi e spazi adeguati per l’incarico, senza perdita di retribuzione. Formazione obbligatoria e aggiornamenti Corso iniziale: 32 ore , di cui almeno 12 dedicate ai rischi specifici presenti in azienda; è prevista verifica di apprendimento . Aggiornamento periodico: almeno 4 ore/anno per aziende 15–50 lavoratori e 8 ore/anno per aziende oltre 50 lavoratori (durata minima definita dalla contrattazione collettiva nazionale). Relazioni con datore di lavoro, RSPP e medico competente L’RLS collabora con Datore di Lavoro, RSPP e Medico Competente per: essere consultato su valutazione dei rischi e misure preventive; contribuire alla programmazione della formazione ; partecipare alla riunione periodica e monitorare l’attuazione delle misure. (Rimandi: art. 50 e art. 35 D.Lgs. 81/08). Documenti e “burocrazie” da gestire in azienda Per essere in regola consigliamo di predisporre e mantenere: Verbale di elezione/designazione dell’RLS e comunicazioni interne ai lavoratori; Attestati : corso RLS 32 ore + aggiornamenti annuali (4h/8h) con tracciabilità; Accesso alla documentazione : DVR, procedure, registro infortuni se previsto, esiti di sopralluoghi/visite; Calendario delle consultazioni (riunione periodica ex art. 35) e report delle proposte/osservazioni dell’RLS. Vantaggi per l’azienda Migliore conformità normativa e tracciabilità delle decisioni; Partecipazione dei lavoratori alle scelte preventive; Riduzione di non conformità e contenziosi su salute e sicurezza. (Sintesi dai diritti/compiti art. 50). Come ti aiutiamo (Centro Sicurezza Consulenze) Noi di Centro Sicurezza Consulenze ti supportiamo a 360° per coprire il ruolo di RLS e gestire tutte le relative “burocrazie”: Assistenza nell’elezione/designazione e modulistica pronta all’uso; Formazione RLS 32 ore e aggiornamenti con calendario e promemoria scadenze; Set-up documentale : verbali, registri consultazioni, tracce riunione periodica, piano formazione; Affiancamento continuo con RSPP/Datore di Lavoro e supporto in caso di audit/ispezioni. Contattaci 📞 0578738346 ✉️ info@centrosicurezzaconslenze.net
Autore: DE MICCO 18 agosto 2025
La sicurezza alimentare è fondamentale per tutelare clienti e azienda. Centro Sicurezza Consulenze ti aiuta a regolarizzare gli adempimenti, controllare i rischi e mantenere la tua attività conforme alle normative, grazie a verifiche, analisi e formazione mirata. Contattaci 0578738346 Hai mai sentito parlare della listeriosi ? È una malattia causata da un batterio chiamato Listeria monocytogenes, spesso sottovalutato ma potenzialmente pericoloso. In questo blog scoprirai cos’è, come si diffonde, i rischi principali e le misure di prevenzione essenziali. 1. Che cos’è la Listeria? Listeria è un genere di batteri, ma quello più noto e pericoloso per l’uomo è Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi Si trova comunemente nel terreno , nell’ acqua e può contaminare numerosi alimenti—specialmente verdure crude, latticini non pastorizzati, carni poco cotte 2. Modalità di trasmissione e rischi Contaminazione alimentare : questo batterio può sopravvivere anche a basse temperature (frigo o freezer), rendendolo difficile da eliminare Chi è più a rischio : Donne in gravidanza : rischio aborto, parto prematuro o infezione del neonato Anziani, immunodepressi e neonati : possono sviluppare forme gravi come meningite o sepsi 3. Sintomi e forme cliniche Forma non invasiva (gastroenterite): nausea, diarrea e febbre che insorgono entro 24 ore; in genere è lieve e autolimitante Forma invasiva o sistemica : può comparire anche dopo giorni o settimane dall’ingestione e manifestarsi con meningite, confusione, sepsi In gravidanza, i sintomi possono essere lievi ma le conseguenze per il feto possono essere gravissime 4. Prevenzione: le regole d’oro Cuocere bene gli alimenti , soprattutto carni e preparazioni a rischio Lavare accuratamente le verdure . Evitare latticini non pastorizzati . Separare cibi crudi da quelli pronti e disinfettare utensili e superfici Consumare rapidamente gli alimenti deperibili 5. Quadro epidemiologico e andamento recente Aumento dei casi in Europa : nel 2023, la listeriosi ha raggiunto il record di casi dal 2007 con quasi 2.952 casi , +5,8% rispetto al 2022 Incremento nel 2022 : registrato un +15,9% di casi rispetto al 2021; il tasso di mortalità fu uno dei più alti degli ultimi dieci anni Salmone affumicato come causa di focolai : tra 2022 e 2023, un focolaio che ha colpito più paesi (Italia, Germania, Austria, Belgio, Paesi Bassi) ha causato 17 infezioni e 2 decessi Ricordati di controllare se nel tuo manuale HACCP sono presenti: Procedure operative e registrazioni Piani di sanificazione con prodotti e frequenze. Registri di pulizia e disinfezione. Registrazioni di controlli su temperature di frigo, freezer e ambienti di lavorazione. Analisi microbiologiche Rapporti di laboratorio su campioni di alimenti pronti al consumo e superfici di lavoro. In caso di alimenti “ready to eat” → obbligo di ricerca della Listeria monocytogenes secondo Reg. CE 2073/2005 (criteri di sicurezza alimentare). Per qualsiasi informazione contattaci 0578738346 Centro Sicurezza Consulenze
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