Prepararsi ai terremoti: perché è importante avere un Piano di Emergenza Aziendale

DE MICCO • 9 febbraio 2023

I terremoti sono una delle forme più imprevedibili e distruttive di disastri naturali, che hanno un impatto diretto sulla vita delle persone, sulla proprietà e sui beni. 

In molti paesi del mondo, come gli Stati Uniti, l'Italia, il Giappone e la Cina, i terremoti sono una realtà costante e le aziende sono preparate ad affrotare tale emergenza. 


Per questo motivo, è importante essere consapevoli e preparati ai terremoti e avere un piano di emergenza efficace in caso di eventi sismici.


Essere preparati ai terremoti significa conoscere le procedure da seguire in caso di emergenza ed avere gli strumenti e i dispositivi necessari per proteggere se stessi e i propri dipendenti. 


È fondamentale avere un piano di evacuazione chiaro e semplice, con indicazione dei luoghi sicuri verso cui dirigersi, le procedute da seguire, l'ubicazione dei presidi di sicurezza e l'individuazione del punto di raccolta.


In primo luogo, è importante che le persone che lavorano in Azienda siano ben informate e formate sulle procedure da seguire in caso di terremoto e che possano provare periodicamente l'evacuazione.


Inoltre è fondamentale avere idonei kit di pronto soccorso e controllare periodicamente la scadenza del contenuto in modo che siano sempre pronti in caso di emergenza.


Il Decreto Legislativo 81/2008 sancisce l'obbligo, per le aziende, di predisporre un piano di emergenza in caso di situazioni di pericolo. In particolare, l’articolo 17 del D.Lgs. 81/2008 obbliga le aziende a curare e mantenere aggiornato un piano di emergenza, in modo da tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori in caso di situazioni di pericolo.


Innanzitutto, le aziende devono effettuare una valutazione dei rischi per garantire l’attuazione di adeguate misure che prevengano eventuali situazioni di pericolo. In quest’ottica, il D.Lgs. 81/2008 prevede l’obbligo di effettuare una valutazione dei rischi che tenga conto della natura, dell’entità  e della durata dei possibili rischi presenti nell’ambiente di lavoro, compreso il rischio di terremoto


A seguito della valutazione dei rischi, le aziende sono tenute a preparare un piano di emergenza che indichi le procedure da seguire in caso di situazioni di pericolo. Il piano deve essere approvato dal datore di lavoro e stipulato in forma scritta e deve essere periodicamente aggiornato in base al mutare delle circostanze lavorative. 


Nel piano di emergenza, devono essere indicate le misure preventive e protettive da attuare, nonché le procedure da adottare in caso di verifica di una situazione di emergenza.



La sicurezza deve essere la priorità: i piani di emergenza del Centro Sicurezza Consulenze

La sicurezza è un tema che non può essere trascurato e deve essere trattato con la massima serietà. Dalle attività lavorative ai locali di pubblico spettacolo, è importante che gli edifici e le persone siano adeguatamente protetti. Centro Sicurezza Consulenze è un'azienda leader nel settore della sicurezza e della gestione dei piani di emergenza aziendali e pubblici. Offriamo servizi di consulenza e supporto in materia di sicurezza per aziende, scuole, eventi e locali di pubblico spettacolo.  Pensiamo a tutto noi, dalla valutazione dei rischi alla pianificazione e alla preparazione delle misure di sicurezza. Centro Sicurezza Consulenze è in grado di redigere e implementare piani di emergenza personalizzati per ogni situazione, in modo da garantire la massima protezione e sicurezza, anche in caso di terremoto.


I professionisti del Centro Sicurezza Consulenze sono altamente qualificati e in grado di fornire consulenze su come gestire un'emergenza in modo efficace e sicuro. 

Una componente essenziale e anche la formazione dei dipendenti su come affrontare le situazioni di emergenza in modo adeguato. 

I nostri tecnici sono in grado di fornire preziose informazioni su come gestire le situazioni di emergenza, le procedure di evacuazione, le misure di sicurezza da adottare anche ln caso di terremoto.



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Autore: DE MICCO 24 luglio 2025
La presenza di agenti chimici pericolosi, cancerogeni o mutageni all’interno di un’azienda comporta obblighi stringenti in termini di prevenzione, tutela dei lavoratori e adempimenti documentali. Il Titolo IX del D.Lgs. 81/2008 disciplina nel dettaglio le misure da adottare per proteggere la salute di chi opera in ambienti potenzialmente a rischio. 📍 Quando si presenta il rischio chimico? Il rischio chimico si presenta ogni volta che in azienda vengono: Utilizzate, stoccate o smaltite sostanze chimiche pericolose Manipolati solventi, detergenti industriali, vernici, adesivi, pesticidi Generate emissioni o vapori tossici durante lavorazioni (saldatura, galvanizzazione, produzione chimica, ecc.) Effettuate attività di pulizia con agenti aggressivi senza adeguata protezione 👷 Principali mansioni a rischio Alcune delle mansioni più esposte al rischio chimico includono: Operatori chimici e di laboratorio Addetti alla verniciatura e alla saldatura Tecnici di manutenzione industriale Lavoratori del settore cosmetico, farmaceutico e alimentare Personale addetto alla pulizia industriale Operatori sanitari e veterinari Addetti allo smaltimento di rifiuti pericolosi ✅ Cosa deve fare un’azienda? Le imprese che utilizzano o manipolano agenti chimici e cancerogeni devono: 🔍 Valutare i rischi specifici legati all’uso di queste sostanze. 🛡️ Adottare misure di prevenzione e protezione , come adeguata ventilazione, DPI e contenimento. 📚 Formare e informare in modo chiaro e costante tutti i lavoratori esposti. 🩺 Attivare la sorveglianza sanitaria obbligatoria , con la supervisione di un medico competente. 📄 Aggiornare regolarmente il DVR e il registro degli esposti (per agenti cancerogeni e mutageni). 🤝 Centro Sicurezza Consulenze: il partner ideale per la tua sicurezza Il nostro team è al tuo fianco per: ✅ Valutare i rischi derivanti dagli agenti chimici e cancerogeni. 🗂️ Gestire il DVR e la documentazione obbligatoria in modo professionale. 👩‍⚕️ Attivare la sorveglianza sanitaria , con medici competenti qualificati. 👨‍🏫 Formare il personale , secondo gli standard normativi aggiornati. ⚠️ Evita sanzioni e tutela i tuoi lavoratori Essere inadempienti rispetto a queste normative può comportare sanzioni amministrative e penali , oltre a compromettere seriamente la salute dei tuoi dipendenti. Agisci ora per essere in regola e migliorare il livello di sicurezza aziendale. 📞 Richiedi subito una consulenza! Contattaci per una verifica della tua situazione aziendale: ti aiuteremo a capire cosa manca per essere in regola e ti guideremo passo dopo passo. 📬 info@centrosicurezzaconsulenze.net 📞 0578738346
Autore: DE MICCO 22 luglio 2025
Adeguarsi alla norma UNI EN 15635 è obbligatorio Se nella tua azienda utilizzi scaffalature Industriali metalliche , è fondamentale sapere che non sono semplici arredi, ma vere e proprie attrezzature di lavoro . Lo stabilisce la normativa sulla sicurezza (D.Lgs. 81/08), che in combinazione con la norma tecnica UNI EN 15635:2009 , impone obblighi precisi per l’utilizzo, la manutenzione e l’ispezione periodica delle scaffalature. 👉 Un aspetto chiave della norma è la nomina obbligatoria del PRSES (Responsabile della Sicurezza delle Attrezzature di Stoccaggio), figura incaricata di vigilare sulla corretta gestione delle strutture. Scaffalature industriali vs classiche: cosa cambia davvero? Le scaffalature industriali sono progettate per carichi pesanti , usi professionali e rispettano norme di sicurezza specifiche . Sono robuste, modulari e adatte a magazzini e aziende. Le scaffalature classiche , invece, sono pensate per ambienti domestici o uffici , con una struttura più leggera e capacità di carico limitata.
Autore: DE MICCO 18 luglio 2025
Lavorare in spazi confinati è tra le attività più pericolose nel mondo del lavoro. Tunnel, serbatoi, silos, pozzi e condotte sono ambienti che presentano rischi gravi come carenza di ossigeno, presenza di gas tossici, incendi, esplosioni o difficoltà di evacuazione. È quindi fondamentale che le attività in questi ambienti siano svolte da personale formato, dotato di attrezzature idonee e conforme alla normativa vigente. Una svolta importante su questo fronte è arrivata con l’ Accordo Stato-Regioni del 18 aprile 2025 , che ha aggiornato profondamente i requisiti minimi per la formazione, addestramento e aggiornamento degli operatori che lavorano in spazi confinati o sospetti di inquinamento. l’Accordo Stato-Regioni Aprile 2025 In vigore dal 1° luglio 2025 , ha introdotto importanti novità, tra cui: 📚 1. Formazione obbligatoria e modulare Il percorso formativo è articolato in moduli teorico-pratici , con una durata minima complessiva di 16 ore , divisa in: 8 ore di teoria (normativa, rischi specifici, DPI, procedure) 8 ore di pratica (addestramento in ambienti simulati, uso DPI di III categoria, gestione emergenze) 🔁 2. Aggiornamento quinquennale È previsto un aggiornamento ogni 5 anni della durata minima di 4 ore , obbligatorio anche per chi aveva completato la formazione prima del 2025. 🧪 3. Verifica delle competenze Oltre alla frequenza, è richiesta la verifica dell’apprendimento con test scritti e simulazioni pratiche. Senza superamento della prova, il corso non è valido. 🏢 4. Requisiti dei soggetti formatori Solo enti accreditati, con istruttori qualificati e attrezzature certificate, possono erogare la formazione. È vietata l’autogestione o l’improvvisazione. ⚠️ Perché è fondamentale? Negli ultimi anni, numerosi incidenti mortali hanno coinvolto lavoratori in ambienti confinati. Le cause principali? Mancanza di formazione, errori procedurali e sottovalutazione del rischio. Il nuovo accordo mira a standardizzare e innalzare la qualità della formazione in tutta Italia, favorendo un approccio realmente preventivo. 🧰 Cosa deve fare un datore di lavoro oggi? Se nella tua azienda esistono attività che comportano l’accesso a spazi confinati o ambienti sospetti di inquinamento, ecco i passi obbligatori: Valutare i rischi specifici Aggiornare il DVR includendo procedure e misure di emergenza Verificare la formazione del personale secondo l’Accordo 2025 Programmare gli aggiornamenti formativi Garantire la sorveglianza sanitaria e l’addestramento all’uso dei DPI 📝 Conclusioni L’ Accordo Stato-Regioni di aprile 2025 rappresenta un importante passo in avanti nella tutela di chi lavora in condizioni estreme.  La formazione non è più un semplice obbligo burocratico, ma uno strumento concreto di prevenzione, cultura della sicurezza e salvaguardia della vita . Chi lavora in spazi confinati non può improvvisare: deve essere formato, addestrato e consapevole . 👉 Centro Sicurezza e Consulenze può affiancarti in tutto questo percorso: dalla valutazione dei rischi alla redazione del DVR, dall’organizzazione di corsi certificati alla gestione degli aggiornamenti formativi. 📞 Richiedi oggi stesso una consulenza personalizzata : il nostro team di esperti è pronto ad aiutarti a garantire sicurezza, conformità normativa e continuità operativa.
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