Condomini: prorogato il DM 25/01/2019

Gianluca De Micco • mar 06, 2021

Prorogati i termini di adeguamento previsti dal DM 25/01/2019 per gli edifici di civile abitazione

Come ormai noto, il DM 25/01/2019, imponeva determinati adeguamenti antincendio per gli edifici di civile abitazione suddividendoli in base alla loro altezza. Il decreto interessa edifici con altezza pari o superiore ai 12 metri (altezza antincendio).

Gli adempimenti sono molteplici: istruzioni per i condomini, cartelli di avvertimento, sistema di gesione antincendio SGA fino ad arrivare, per quelli con altezze più importanti, all'installazione di impianti di protezione attiva.

All'uscita del decreto, i termini indicati entro i quali era necessario adeguare gi edifici, erano il 06/05/2021 per quelli soggetti ad installazione di impianti di allarme mentre era indicato al 06/05/2020 il termine per tutti gli altri edifici.

A seguito dell'emergenza Covid queste scadenze sono state prorogate con l'emanzione della legge n. 126 del 13/10/2020 che rinvia di 6 mesi dalla fine dello stato di emergenza il termine per gli adempimenti e gli adeguamenti antincendio previsti dal DM 25/01/2019.

Quindi qual'è la scadenza definitiva?

Al momento, la delibera del Consiglio dei Ministri del 13/01/2021, indica la fine dello stato di emergenza al 30/04/2021 e di conseguenza la proroga per l'adeguamento dei condomini slitta al 30/10/2021.


Ricordiamo che per l'analisi e l'adeguamento degli edifici di qualsisi altezza la nostra Azienda fornisce tutta l'assistenza necessaria agli amminitratori per poter adempiere a pieno a quanto previsto dal DM 25/01/2019.
Per info e costi potete contattarci all'indirizzo mail info@centrosicurezzaconsulenze.net o chiamare il numero 0578/738346.

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La conoscenza preventiva della presenza e le caratteristiche dello spazio confinato è fondamentale per i soggetti addetti all’emergenza per soccorrere efficacemente e in tempo il lavoratore infortunato. Ora è necessario fornire ai soggetti pubblici, cui compete il soccorso tecnico e sanitario, le informazioni relative alla presenza e alle caratteristiche dell’ambiente confinato con un adeguato anticipo rispetto allo svolgimento delle lavorazioni, in modo tale che gli operatori possano predisporre le misure di intervento in caso di evento accidentale. La Regione Toscana, insieme alla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco hanno ritenuto opportuno prevedere l’utilizzo del Sistema Informativo Regionale della Prevenzione Collettiva (SISPC) per la trasmissione delle comunicazioni da parte dei soggetti individuati nel protocollo d’intesa. Cosa sono gli spazi confinati? Gli spazi confinati (chiamati anche “ambienti confinati”) sono spazi di lavoro all’interno di uno spazio circoscritto caratterizzato da accessi e uscite difficoltosi o limitati dove l’evacuazione e la comunicazione con l’esterno è limitata. Ed è per questo che è importante prevenire e controllare questi luoghi di lavoro come: cisterne, botti, serbatoi e locali con impianti idrici stretti. Chi è obbligato a fare la comunicazione? I soggetti incaricati delle comunicazioni per l’individuazione in via preventiva, degli ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento presenti nel territorio regionale e delle attività lavorative in essi svolte sono i datori di lavoro e i committenti che si avvalgono di propri addetti o di altre aziende, esecutive o di lavori autonomi in conformità a quanto previsto nel DPR 177/2011. Cosa devono comunicare? I soggetti in parola devono trasmettere due comunicazioni: Allegato A1 - Comunicazione presenza ambienti confinati Allegato A2 - Comunicazione lavori ambienti confinati In modo da informare i soccorritori circa la tipologia di ambiente confinato, presenza di inquinamenti e lavorazioni eseguite. E’ importante agire in maniera preventiva in queste situazioni. Ed è per questo che il Centro Sicurezza Consulenze è qui per offrirti il maggiore supporto .
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