CORONAVIRUS: ultimi aggiornamenti

Gianluca De Micco • 13 marzo 2021

Decreto Legge 13 marzo 2020

Tante norme, tanti obblighi e continui aggiornamenti: a che punto siamo arrivati?

Non è così semplice rispondere a questa domanda in quanto, come ben saprete, questa pandemia ci ha fatto "scoprire" i DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) che, con cadenza più o meno mensile, ci stanno fornendo indicazioni su come comportarci.

Purtroppo ai DPCM, già di per se abbastanza contorti e concatenati (in tipico stile "all'italiana"), si aggiungono Decreti Legge per intervenire nel periodo di validità del DPCM perchè gli indici di rischio, nel frattempo, sono cambiati (di solito in peggio).

Premesso ciò, cercando di individuare un punto di partenza, abbiamo attualmente in vigore il DPCM 2 Marzo 2021 . Questo decreto sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021 e conferma, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità.

Di seguito una sintesi delle principali novità e delle misure confermate:

ZONE BIANCHE

Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore.

Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi).

Si istituisce un “tavolo permanente” presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico-scientifico e dell’Istituto superiore di sanità, per monitorare gli effetti dell’allentamento delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente ulteriori.

SCUOLA

Zone rosse – Dal 6 marzo, si prevede nelle zone rosse la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Zone arancioni e gialle – I Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica:

  1. nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti;
  2. nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni;
  3. nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

MUSEI, TEATRI, CINEMA E IMPIANTI SPORTIVI

Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi.

Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.

Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.

ATTIVITÀ COMMERCIALI

In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.

SERVIZI ALLA PERSONA

Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

SPOSTAMENTI DA E PER L’ESTERO

Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti “COVID tested”.

A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.

TAVOLO DI CONFRONTO CON LE REGIONI

È istituito un tavolo di confronto presso il Ministero della salute, con componenti in rappresentanza dell’Istituto superiore di sanità, delle regioni e delle province autonome, del Ministro per gli affari regionali e le autonomie e del Comitato tecnico-scientifico, con il compito di procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, in considerazione anche delle nuove varianti.

Bene, avete ben chiaro cosa è possibile fare dal 6 marzo al 6 aprile? Ok, però non basta perchè in data 12 marzo il Governo Draghi ha approvato il Decreto legge 13 marzo 2021 e quindi cosa cambia? Vediamo di riassumere riportando il contenuto del Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 7 .

In considerazione della maggiore diffusività del virus e delle sue varianti e in vista delle festività pasquali, al fine di limitare ulteriormente le possibili occasioni di contagio, il provvedimento stabilisce misure di maggiore intensità rispetto a quelle già in vigore, per il periodo compreso tra il 15 marzo e il 6 aprile 2021.
Il testo prevede, tra l’altro, per tutto il periodo indicato:

  • l’applicazione, nei territori in zona gialla, delle misure attualmente previste per la zona arancione;
  • l’applicazione delle misure attualmente previste per la zona rossa alle Regioni, individuate con ordinanza del Ministro della salute, in cui si verifichi una incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, a prescindere dagli altri parametri riferiti al colore della zona;
  • la facoltà per i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano di applicare le misure previste per la zona rossa, o ulteriori motivate misure più restrittive tra quelle previste dal decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, nelle Province in cui si verifichi un’incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti o nelle aree in cui la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 determini alto rischio di diffusività o induca malattia grave.

Si prevede, nei casi di sospensione delle attività scolastiche o di infezione o quarantena dei figli, per i genitori lavoratori dipendenti la possibilità di usufruire di congedi parzialmente retribuiti e, per i lavoratori autonomi, le forze del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, le forze dell’ordine e gli operatori sanitari la possibilità di optare per un contributo per il pagamento di servizi di baby sitting, fino al 30 giugno 2021.
Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile 2021, nelle zone gialle e arancioni, sarà possibile recarsi in altre abitazioni private abitate solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno dello stesso Comune. Si potranno spostare al massimo due persone, che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.
Infine, nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni o Province autonome i cui territori si collocano in zona bianca, si applicheranno le misure stabilite per la zona rossa. In tali giorni, nelle zone interessate dalle restrizioni, gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno della stessa Regione.


Ricordiamo che per l'analisi e la gestione di qualsiasi attività lavorativa la nostra Azienda fornisce tutta l'assistenza necessaria per poter adempiere a pieno a quanto previsto dalla normativa vigente fornendo ai nostri Clienti il manuale di applicazione del protocollo antincontagio completo di modulistica, registri e cartellonistica.

Per info e costi potete contattarci all'indirizzo mail info@centrosicurezzaconsulenze.net o chiamare il numero 0578/738346.

Autore: DE MICCO 31 ottobre 2025
Che cos’è e perché conta Per “smaltimento rifiuti” non si intende “buttare via”: è un processo organizzato che parte dalla corretta classificazione del rifiuto e prosegue con raccolta, deposito temporaneo, trasporto, recupero o smaltimento finale. Il riferimento normativo è il D.Lgs. 152/2006 – Testo Unico Ambientale , che assegna precise responsabilità al produttore/detentore e prevede sanzioni in caso di gestione errata. Gestire bene i rifiuti significa tutelare l’ambiente, evitare rischi legali e ridurre i costi grazie a prevenzione, riuso e riciclo. Da dove si parte: classificazione e codici CER Il primo passo è sapere che rifiuto hai in mano . Ogni rifiuto riceve un codice CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) che ne identifica natura e pericolosità. Senza CER non puoi scegliere né contenitori, né etichette, né il percorso di smaltimento. Esempio: il toner esausto è un rifiuto speciale che, a seconda della composizione, può essere pericoloso (CER 08 03 17*). Una volta classificato, applichi la gerarchia prevista dalla legge: prima si previene la produzione, poi si riutilizza , quindi si ricicla o si recupera energia ; lo smaltimento è l’ultima opzione. Tracciabilità e soggetti autorizzati Il rifiuto non può viaggiare “in fiducia”. Si affida solo a trasportatori e impianti iscritti all’Albo Nazionale Gestori Ambientali e ogni movimento è documentato con il Formulario di Identificazione del Rifiuto (FIR) . La documentazione non finisce qui: in base ai casi servono registro di carico/scarico e MUD annuale. A regime, la tracciabilità confluirà nel RENTRI (Registro elettronico nazionale), che digitalizza l’intero percorso del rifiuto. Come organizzarsi in azienda (in pratica) Nel quotidiano funziona così: i rifiuti vengono separati alla fonte in contenitori dedicati ed etichettati ; si allestisce un’area di deposito temporaneo sicura, ordinata e accessibile al solo personale autorizzato; si verificano tempi massimi di giacenza (più stringenti per i pericolosi); si programma il ritiro con un gestore autorizzato e si archivia la documentazione . La formazione del personale è fondamentale: sapere dove conferire imballaggi , RAEE , oli , batterie , solventi o toner evita errori ricorrenti e abbassa i costi di smaltimento. Rifiuti speciali e pericolosi: cosa ricordare Alcune tipologie (oli esausti, batterie, apparecchiature elettriche, solventi, reagenti, fanghi) non possono seguire i flussi ordinari: richiedono contenitori idonei, stoccaggi separati , trasporto dedicato e impianti autorizzati al recupero/smaltimento di quella specifica categoria. È qui che si gioca la parte più delicata della conformità. Errori comuni (e come evitarli) Gli scivoloni tipici sono: scegliere un CER sbagliato , consegnare i rifiuti a soggetti non autorizzati , dimenticare FIR/registri/MUD , miscelare rifiuti incompatibili e superare i tempi del deposito temporaneo. Una mappatura iniziale dei rifiuti e procedure semplici (con check-list) abbattono il rischio. Perché farsi seguire conviene davvero Il produttore/detentore resta sempre responsabile della corretta gestione del rifiuto, anche dopo la consegna al trasportatore. Avere accanto un partner esperto significa scegliere CER corretti , costruire flussi interni chiari , selezionare gestori qualificati , tenere in ordine la tracciabilità e formare il personale. Risultato: meno sanzioni, meno costi, più sostenibilità . Come ti aiuta Centro Sicurezza Consulenze Consulenza con classificazione CER e piano di gestione per reparto. Hai dubbi su codici CER, registri o scelte operative? Contattaci 📞 0578 738346 — ✉️ info@centrosicurezzaconsulenze.net Centro Sicurezza Consulenze è al tuo fianco: essere seguiti è l’unico modo per trasformare un obbligo in un vantaggio competitivo e lavorare in piena conformità .
Autore: DE MICCO 10 ottobre 2025
🎨 Colorazione dei Caschi di Protezione: Significato e Ruoli sul Lavoro Nel mondo del lavoro, specialmente nei cantieri, nei siti industriali o nei contesti ad alto rischio, il casco di protezione non è solo un dispositivo di sicurezza , ma rappresenta anche un codice visivo fondamentale per l’organizzazione e la sicurezza collettiva . Ma lo sapevi che ogni colore di casco ha un significato preciso ? Scopriamo insieme cosa rappresentano i diversi colori e perché la loro corretta gestione può fare la differenza! 🛠️ Perché i caschi hanno colori diversi? La colorazione dei caschi serve a distinguere immediatamente il ruolo o la funzione della persona che lo indossa . Questo è utile in situazioni operative, nelle emergenze o quando serve identificare rapidamente figure responsabili, esperte o esterne. Questa codifica cromatica può variare leggermente da azienda ad azienda, ma segue generalmente delle convenzioni comuni riconosciute a livello nazionale e internazionale. 🎨 Significato dei Colori dei Caschi Ecco una guida generica ai colori più comuni e al loro significato: Colore del casco di sicurezza chi lo indossa 🔴 Elmetto rosso Capo cantiere o addetti alle emergenze ⚙️ Elmetto grigio Tecnici impiantisti, elettricisti o idraulici 🔵 Elmetto blu Coordinatore per la sicurezza (CSP o CSE) ⚪ Elmetto bianco Direttore dei lavori, ingegneri, architetti, tecnici coinvolti nella progettazione 🟡 Elmetto giallo Operai generici 📌 Nota : Alcune aziende adottano colori personalizzati, ma sempre con l’obiettivo di mantenere la chiarezza visiva e la coerenza organizzativa . 🖌️ Personalizzazione e Verniciatura dei Caschi Oltre alla funzione pratica, oggi i caschi possono anche essere personalizzati con: Loghi aziendali Nomi o codici identificativi Design distintivi o riflettenti Decorazioni artistiche (in contesti creativi o promozionali) 🎨 Tecniche di colorazione: Spray professionale : per una copertura uniforme e resistente Aerografo : ideale per dettagli artistici Adesivi o pellicole : personalizzazione veloce e removibile Vernici UV e riflettenti : per visibilità notturna o ambienti bui ⚠️ Attenzione : ogni modifica deve rispettare le normative di sicurezza , evitando di compromettere la resistenza del casco (es. con solventi aggressivi o materiali inadatti). 👷‍♂️ Il valore simbolico del colore Usare correttamente il colore del casco rafforza la cultura della sicurezza , migliora la comunicazione sul campo e valorizza ogni figura professionale. Il colore diventa così un linguaggio visivo immediato , in grado di evitare errori, incidenti e confusioni nei momenti critici. ✅ Conclusione La colorazione dei caschi di protezione è molto più di una questione estetica: è un codice funzionale , un sistema di riconoscimento e un simbolo di rispetto delle regole . Nel tuo team, nel tuo cantiere o nella tua azienda, scegliere e mantenere i colori corretti può fare davvero la differenza. 👉 Il Centro Sicurezza Consulenze può aiutarti a ripristinare i giusti colori dei caschi nel tuo cantiere , garantendo il rispetto delle normative e delle migliori pratiche. Inoltre, possiamo fornirti caschi personalizzati con: Loghi aziendali Codici identificativi Colori specifici per ogni figura professionale Finiture speciali e riflettenti per la massima visibilità Non lasciare che un dettaglio apparentemente semplice comprometta la sicurezza: contattaci allo 0578738646 per una consulenza personalizzata o per un ordine di caschi su misura!
Autore: DE MICCO 3 ottobre 2025
Cos’è il Clostridium perfringens? Il Clostridium perfringens è un batterio sporigeno, anaerobio, ampiamente diffuso nell’ambiente: si trova nel terreno, nell’acqua e nell’intestino di animali e uomini. È uno dei principali responsabili delle toxi-infezioni alimentari e può provocare sintomi gastrointestinali anche gravi. 👉Caratteristica importante: forma spore resistenti al calore , capaci di sopravvivere a cotture e condizioni ambientali difficili. Perché è pericoloso? Può moltiplicarsi molto velocemente in alimenti cotti lasciati a temperatura ambiente. La tossina prodotta nell’intestino provoca diarrea e dolori addominali , in genere entro 8–24 ore dal consumo. È una delle principali cause di epidemie alimentari in mense, ristoranti e strutture collettive. Alimenti a rischio Carni cotte (pollo, manzo, maiale) Piatti pronti mantenuti tiepidi per troppo tempo Salse, sughi e minestre Piatti a base di legumi 📌 L’errore più comune: cucinare grandi quantità di cibo e lasciarlo raffreddare lentamente a temperatura ambiente. Come prevenirlo? (HACCP in pratica) Cottura corretta → raggiungere almeno 75 °C al cuore del prodotto. Conservazione sicura : < +4 °C se refrigerato +60 °C se mantenuto caldo Raffreddamento rapido degli alimenti dopo la cottura (entro 2 ore). Igiene del personale → lavaggio mani e corretta manipolazione. Formazione continua → i lavoratori devono conoscere i rischi e i metodi di prevenzione. Infografica utile (Immagine consigliata: un semplice schema con tre colonne Alimenti a rischio – Sintomi – Prevenzione ). Perché è importante per le aziende? Secondo il D.Lgs. 193/07 e il Regolamento CE 852/2004 , tutte le attività alimentari devono adottare un piano HACCP che includa anche il controllo dei rischi da Clostridium perfringens. Una corretta gestione riduce il rischio di sanzioni e, soprattutto, tutela la salute dei clienti. ✅ Conclusione Il Clostridium perfringens è un nemico silenzioso, ma con buone pratiche di igiene e conservazione può essere tenuto sotto controllo. La prevenzione parte dalla formazione del personale e da una gestione attenta degli alimenti. 📩 Vuoi sapere se la tua azienda è davvero protetta? 👉 Contattaci: info@centrosicurezzaconsulenze.net
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