π¦ Batterio Clostridium perfringens: cosa sapere e come prevenirlo

Cos’è il Clostridium perfringens?
Il
Clostridium perfringens è un batterio sporigeno, anaerobio, ampiamente diffuso nell’ambiente: si trova nel terreno, nell’acqua e nell’intestino di animali e uomini.
È uno dei principali responsabili delle
toxi-infezioni alimentari e può provocare sintomi gastrointestinali anche gravi.
πCaratteristica importante: forma spore resistenti al calore, capaci di sopravvivere a cotture e condizioni ambientali difficili.
Perché è pericoloso?
- Può moltiplicarsi molto velocemente in alimenti cotti lasciati a temperatura ambiente.
- La tossina prodotta nell’intestino provoca diarrea e dolori addominali, in genere entro 8–24 ore dal consumo.
- È una delle principali cause di epidemie alimentari in mense, ristoranti e strutture collettive.
Alimenti a rischio
- Carni cotte (pollo, manzo, maiale)
- Piatti pronti mantenuti tiepidi per troppo tempo
- Salse, sughi e minestre
- Piatti a base di legumi
π L’errore più comune: cucinare grandi quantità di cibo e lasciarlo raffreddare lentamente a temperatura ambiente.
Come prevenirlo? (HACCP in pratica)
- Cottura corretta → raggiungere almeno 75 °C al cuore del prodotto.
- Conservazione sicura:
- < +4 °C se refrigerato
+60 °C se mantenuto caldo
- Raffreddamento rapido degli alimenti dopo la cottura (entro 2 ore).
- Igiene del personale → lavaggio mani e corretta manipolazione.
- Formazione continua → i lavoratori devono conoscere i rischi e i metodi di prevenzione.
Infografica utile
(Immagine consigliata: un semplice schema con tre colonne Alimenti a rischio – Sintomi – Prevenzione).
Perché è importante per le aziende?
Secondo il
D.Lgs. 193/07 e il Regolamento CE 852/2004, tutte le attività alimentari devono adottare un
piano HACCP che includa anche il controllo dei rischi da Clostridium perfringens.
Una corretta gestione riduce il rischio di sanzioni e, soprattutto, tutela la salute dei clienti.
β Conclusione
Il Clostridium perfringens è un nemico silenzioso, ma con
buone pratiche di igiene e conservazione può essere tenuto sotto controllo.
La prevenzione parte dalla
formazione del personale e da una gestione attenta degli alimenti.
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